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misurare i progressi verso l’indicatore OMS <strong>per</strong> la co<strong>per</strong>tura vaccinale contro il<br />
morbillo. Dal 2000, le stime vengono aggiornate una volta all’anno nel mese di luglio, a<br />
seguito di un processo in cui i paesi presentano una revisione e un aggiornamento del<br />
loro profilo dati. Poiché il sistema incorpora nuovi dati empirici, <strong>ogni</strong> revisione annuale<br />
sostituisce la pubblicazione di dati precedenti, quindi i livelli di co<strong>per</strong>tura presenti in<br />
revisioni precedenti non sono confrontabili. Per una spiegazione più dettagliata del<br />
processo .<br />
Le medie regionali <strong>per</strong> i sei antigeni sono calcolate come segue:<br />
• Per il BCG, le medie regionali includono solo quei paesi in cui il BCG è incluso nel<br />
programma nazionale di vaccinazioni di routine.<br />
• Per il DPT, polio, morbillo, HepB e Hib, le medie regionali comprendono tutti i<br />
paesi.<br />
• Per la protezione dal tetano alla nascita (PAB-Protection at Birth), le medie<br />
regionali includono solo i paesi dove tetano materno e neonatale sono endemici.<br />
Indicatori di terapia: Fino a poco tempo fa, la “Proporzione dei bambini al di sotto<br />
dei 5 anni affetti da febbre curata con farmaci antimalarici appropriati” era l’indicatore<br />
standard <strong>per</strong> monitorare la co<strong>per</strong>tura dei trattamenti antimalarici nei bambini al di sotto<br />
dei 5 anni. In <strong>ogni</strong> caso, è diventato sempre più gravoso monitorare l’andamento di<br />
questo indicatore, seguendo una raccomandazione del 2010 dell’OMS che consigliava<br />
l’utilizzo universale di test diagnostici <strong>per</strong> confermare l’infezione da malaria prima di<br />
ricorrere a qualunque terapia. Per attuare questa raccomandazione, molti paesi stanno<br />
estendendo l’utilizzo di test diagnostici <strong>per</strong> concentrare la terapia solo sui pazienti<br />
a cui è stata diagnosticata la malaria. Considerato che un sempre maggior numero<br />
di casi di febbre non sono di origine malarica, bassi livelli di farmaci antimalarici in<br />
bambini febbricitanti potrebbero indicare che gli antimalarici vengono forniti solo <strong>per</strong><br />
casi certi. Per maggiori informazioni a riguardo, consultare l’edizione 2013 dell’Indagine<br />
sui nuclei famigliari del programma di controllo della malaria. Considerati tali aspetti<br />
metodologici, questo indicatore non è più esaminato <strong>per</strong> monitorare la diffusione ed è<br />
stato sostituito da “Ricerca di una cura <strong>per</strong> la febbre” in questa pubblicazione.<br />
Anche l’indicatore “Terapia antibiotica <strong>per</strong> bambini con sintomi di polmonite” è stato<br />
rimosso da questa tabella. Tale indicatore si riferisce alla terapia antibiotica <strong>per</strong> quei<br />
bambini, i cui familiari riportano sintomi riconducibili a una infezione respiratoria acuta.<br />
Tuttavia, a questi bambini non viene diagnosticata la polmonite, facendo emergere<br />
così problemi di validità. Alcuni studi hanno dimostrato che un’alta <strong>per</strong>centuale di<br />
bambini con sintomi di infezione respiratoria acuta non sono affetti da una vera e<br />
propria polmonite. Di conseguenza, questo indicatore non è più raccomandato <strong>per</strong><br />
monitorare la diffusione.<br />
TAVOLA 4. HIV/AIDS<br />
Nel 2012, il Programma Congiunto delle Nazioni Unite sull’HIV/AIDS (UNAIDS) ha<br />
pubblicato nuove stime sull’HIV e l’AIDS <strong>per</strong> il 2011 che riflettono i cambiamenti chiave<br />
nelle linee guida OMS <strong>per</strong> la cura dell’HIV negli adulti e bambini; <strong>per</strong> la prevenzione<br />
della trasmissione dell’HIV madre-figlio e <strong>per</strong> i tassi netti di sopravvivenza dei<br />
bambini sieropositivi. Inoltre ci sono dati più affidabili ottenuti da indagini basate<br />
sulla popolazione, estesi sistemi nazionali di sorveglianza sentinella e da programmi<br />
di servizio statistico in un certo numero di paesi. Sulla base di una metodologia<br />
<strong>per</strong>fezionata, l’UNAIDS ha prodotto retrospettivamente nuove stime sulla diffusione<br />
dell’HIV, sul numero di sieropositivi e su coloro che hanno bisogno di cure, sulle morti<br />
114 LA CONDIZIONE DELL’INFANZIA NEL MONDO 2016