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per ogni bambino

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I NOSTRI NUOVI OBIETTIVI PER<br />

L’INFANZIA NON POTRANNO<br />

REALIZZARSI SE NON SARANNO<br />

RESI PRIORITARI I BAMBINI PIÙ<br />

SVANTAGGIATI.<br />

Le sfide da affrontare <strong>per</strong> raggiungere questi bambini con protezione e servizi essenziali<br />

sono considerevoli, ma altrettanto considerevoli saranno i benefici ottenuti. E in <strong>ogni</strong><br />

caso dobbiamo raggiungerli, <strong>per</strong>ché se non lo facciamo, probabilmente vedremo i<br />

progressi conquistati con fatica in termini di sviluppo svanire e le conseguenze di<br />

questo fallimento colpire il mondo intero.<br />

I progressi <strong>per</strong> le famiglie e i bambini più svantaggiati costituiscono senza dubbio la<br />

condizione essenziale <strong>per</strong> raggiungere gli obiettivi <strong>per</strong> il 2030, nonché <strong>per</strong> determinare<br />

le opportunità future delle prossime generazioni. Bisogna agire subito.<br />

Soddisfare l’im<strong>per</strong>ativo dell’equità<br />

Trentacinque anni fa, il primo rapporto su La condizione dell’infanzia nel mondo<br />

commentava una precedente serie di obiettivi <strong>per</strong> lo sviluppo. I suoi autori si ponevano<br />

la seguente domanda: “questi obiettivi vengono… lanciati in modo approssimativo o<br />

sono legittimati da prove concrete della possibilità del loro raggiungimento?” 13 Secondo<br />

questo rapporto, i nostri nuovi obiettivi <strong>per</strong> l’infanzia non sono raggiungibili se non<br />

diamo la priorità ai bambini più svantaggiati, modificando politiche, programmi e spese<br />

pubbliche in modo da promuovere una maggiore equità.<br />

Gli ambiti in cui i bambini subiscono ingiustizie sono molteplici, ma in questo rapporto<br />

vogliamo concentrarci specificamente su tre che esemplificano tanto l’entità della sfida<br />

quanto l’immensità dell’opportunità di migliorare le condizioni di vita di milioni di loro.<br />

Aida, 16 anni e il suo <strong>bambino</strong>,<br />

nato prematuramente nel Bwaila<br />

Hospital di Lilongwe, Malawi.<br />

© UNICEF/UN018540/Chikondi<br />

Il rapporto di quest’anno comincia con l’ingiustizia più evidente di tutti, rappresentata<br />

dalle disparità a livello di sopravvivenza infantile, e prosegue esplorando i fattori che<br />

determinano la mortalità infantile prevenibile. Per raggiungere l’obiettivo riguardante<br />

la sopravvivenza infantile entro il 2030, dobbiamo affrontare con urgenza le <strong>per</strong>sistenti<br />

disparità a livello di salute materna, di disponibilità di assistenti al parto specializzati, di<br />

alimentazione adeguata e di accesso a servizi di base, in aggiunta ad altri fattori come la<br />

discriminazione, l’esclusione e la mancanza di conoscenze sulla corretta alimentazione<br />

dei neonati, nonché sul ruolo dell’acqua potabile e di servizi igienici adeguati <strong>per</strong> la<br />

LA CONDIZIONE DELL’INFANZIA NEL MONDO 2016<br />

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