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per ogni bambino

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• I bambini dell’Africa sub-sahariana avranno probabilità dieci volte maggiori di morire<br />

prima del loro quinto compleanno rispetto ai bambini dei paesi ad alto reddito.<br />

• Nove bambini su dieci in condizioni di povertà estrema vivranno nell’Africa subsahariana.<br />

• Più di 60 milioni di bambini in età da scuola primaria saranno esclusi dalla scuola.<br />

Più della metà di questi bambini si troverà nell’Africa sub-sahariana.<br />

• Si saranno sposate precocemente quasi 750 milioni di donne, pari a tre quarti di<br />

miliardo di spose bambine in più rispetto al numero attuale.<br />

Queste disuguaglianze e questi enormi <strong>per</strong>icoli non si limitano a violare i diritti di<br />

singoli bambini e a metterne in <strong>per</strong>icolo il futuro. Perpetuano cicli intergenerazionali<br />

di svantaggio e di disuguaglianza che minano la stabilità delle società e <strong>per</strong>sino la<br />

sicurezza delle nazioni.<br />

Più che mai, dovremmo riconoscere che lo sviluppo è sostenibile soltanto se può essere<br />

portato avanti, dalle generazioni future. Abbiamo l’opportunità di sostituire circoli viziosi<br />

con circoli virtuosi attraverso cui i bambini poveri di oggi potranno da adulti – se verrà<br />

data loro un’equa possibilità di essere sani, istruiti e protetti dai <strong>per</strong>icoli – competere in<br />

condizioni di parità con i bambini provenienti da ambienti più ricchi. In questo modo non<br />

solo si migliorerà la loro vita, ma si renderanno floride anche le loro società.<br />

Perché quando aiutiamo un <strong>bambino</strong> ad accedere ai farmaci e ai cibi di cui ha bisogno<br />

<strong>per</strong> crescere sano e forte, non solo aumentiamo le sue opportunità, ma facciamo anche<br />

diminuire i costi economici e sociali associati alla cattiva salute e alla bassa produttività.<br />

Quando istruiamo una bambina, non ci limitiamo a darle la conoscenza e gli strumenti<br />

necessari <strong>per</strong> prendere le sue decisioni e plasmare il suo futuro, ma la aiutiamo anche a<br />

elevare lo standard di vita della sua famiglia e della sua comunità.<br />

Quando offriamo istruzione, alloggio e protezione ai bambini coinvolti in conflitti,<br />

contribuiamo a guarire i loro cuori e le loro menti, affinché un giorno possano avere le<br />

capacità e il desiderio di contribuire a ricostruire i loro paesi.<br />

Questo rapporto si conclude con cinque modi <strong>per</strong> rafforzare la nostra azione, sulla base<br />

di quel che abbiamo appreso negli ultimi 25 anni e di ciò che stiamo ancora imparando:<br />

raccogliere più informazioni su coloro che vengono lasciati indietro; integrare gli sforzi<br />

nei vari settori <strong>per</strong> affrontare le molteplici privazioni che limitano così tanti bambini;<br />

innovare <strong>per</strong> accelerare i progressi e guidare il cambiamento <strong>per</strong> le famiglie e i<br />

bambini più esclusi; investire nell’equità e trovare nuovi modi di finanziare gli sforzi<br />

<strong>per</strong> raggiungere i bambini più svantaggiati; e infine coinvolgere tutti, a cominciare dalle<br />

comunità stesse, ma anche le aziende, le organizzazioni e i cittadini che, in tutto il<br />

mondo, credono nella possibilità di cambiare in meglio <strong>per</strong> milioni di bambini.<br />

Sì, possiamo farlo. L’ingiustizia non è inevitabile. La disuguaglianza è una scelta. Anche<br />

promuovere l’equità, <strong>per</strong> tutti i bambini, è una scelta. Una scelta che possiamo e<br />

dobbiamo compiere. Per il loro futuro, e <strong>per</strong> il futuro del nostro mondo.<br />

Anthony Lake<br />

Direttore Generale, UNICEF<br />

LA CONDIZIONE DELL’INFANZIA NEL MONDO 2016<br />

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