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Salute infantile: iniziare la vita nel miglior modo possibile<br />
>> Prospettive <strong>per</strong> la sopravvivenza infantile<br />
infantile tra i bambini di età compresa tra 1 e 11 mesi. 28 L’uso di impianti igienici non<br />
funzionanti e, nello specifico, la diffusione della deiezione all’a<strong>per</strong>to incidono anche<br />
sui ritardi della crescita, <strong>per</strong>ché espongono i bambini a problemi sanitari che ne<br />
possono compromettere lo sviluppo.<br />
Mentre i progressi <strong>per</strong> l’igiene sono risultati lenti in molti paesi, esistono buone<br />
prassi a cui ispirarsi. In Nepal, il Movimento sociale <strong>per</strong> l’igiene ha mobilitato<br />
le comunità locali e le autorità civili in alcune delle zone più povere del paese,<br />
eliminando in 27 distretti la pratica dalla deiezione all’a<strong>per</strong>to. 29 Queste iniziative<br />
possono produrre grandi vantaggi <strong>per</strong> la sopravvivenza infantile: secondo una<br />
valutazione effettuata nel Mali, nelle comunità libere dalla deiezione all’a<strong>per</strong>to si è<br />
verificata una riduzione pari al 57% dei decessi collegati alla dissenteria nei bambini<br />
sotto i cinque anni di età, nonché una riduzione del 13% dei casi di ritardo della<br />
crescita. 30<br />
Prospettive <strong>per</strong> la sopravvivenza<br />
infantile<br />
Gli obiettivi <strong>per</strong> il 2030 hanno stabilito parametri elevati <strong>per</strong> i progressi relativi alla<br />
sopravvivenza e alla salute di madri, neonati e bambini. Tra i traguardi collegati all’Obiettivo 3<br />
è compreso quello della riduzione della mortalità neonatale a 12 decessi <strong>per</strong> 1.000 nati vivi,<br />
e della mortalità sotto i cinque anni a 25 decessi <strong>per</strong> 1.000 nati vivi. La co<strong>per</strong>tura sanitaria<br />
universale, un altro traguardo fissato <strong>per</strong> il 2030, costituisce una delle condizioni necessarie<br />
<strong>per</strong> raggiungere i suddetti risultati.<br />
QUESTI OBIETTIVI<br />
SONO REALIZZABILI MA<br />
SOLO SE I GOVERNI SI<br />
FOCALIZZERANNO SUI<br />
BAMBINI PIÙ SVANTAGGIATI.<br />
Questi traguardi sono raggiungibili, ma soltanto se i governi si concentreranno<br />
esclusivamente sui bambini più svantaggiati. Le prime e più profonde riduzioni in termini<br />
di mortalità infantile e materna devono andare a beneficio di coloro che affrontano i rischi<br />
maggiori.<br />
Dal 1990 a oggi, il tasso globale di mortalità infantile sotto i cinque anni si è ridotto del<br />
53%. 31 A livello globale, dal 2000 al 2015 il tasso annuale di riduzione della mortalità sotto i<br />
cinque anni è stato pari a più del doppio di quello ottenuto negli anni Novanta. Tra il 2000 e<br />
il 2015, <strong>ogni</strong> regione ha fatto registrare importanti progressi nell’ambito della sopravvivenza<br />
infantile. L’Africa sub-sahariana ha visto aumentare il tasso medio annuale di riduzione della<br />
mortalità sotto i cinque anni dall’1,6% durante gli anni Novanta al 4,1% dal 2000 in avanti. 32<br />
Anche i tassi di mortalità materna si stanno riducendo. Dal 1990, il numero annuale di<br />
decessi materni è diminuito del 43%. Tra il 2005 e il 2015, il tasso annuale di riduzione a<br />
livello globale si è più che raddoppiato rispetto a quello del <strong>per</strong>iodo 1990-2000. 33 Circa tre<br />
quarti dei 75 paesi in cui si verifica più del 95% dei decessi di madri, neonati e bambini<br />
hanno ottenuto rapidi miglioramenti. 34<br />
Alcuni dei paesi più poveri del mondo hanno compiuto progressi straordinari. Anche se,<br />
nel complesso, è stato mancato l’obiettivo OSM della riduzione di due terzi della mortalità<br />
infantile tra il 1990 e il 2015, 24 paesi a medio e basso reddito l’hanno raggiunto. 35 Alcuni<br />
di questi – come Etiopia, Liberia, Malawi, Mozambico e Niger – sono partiti con tassi di<br />
mortalità molto elevati, 36 su<strong>per</strong>iori a 200 decessi <strong>per</strong> 1.000 nati vivi. Egitto e Yemen hanno<br />
ottenuto diminuzioni pari rispettivamente al 72% e al 67% della mortalità sotto i cinque<br />
anni, malgrado difficoltà economiche e conflitti cronici. 37 Nel frattempo, la Cina ha fatto<br />
registrare una rapida e considerevole diminuzione della mortalità sotto i cinque anni, pari<br />
all’80% dal 1990 a oggi. 38<br />
La varietà di es<strong>per</strong>ienze a livello nazionale dimostra che nette riduzioni della mortalità<br />
infantile sono possibili in paesi dai contesti sociali, politici ed economici molto diversi tra<br />
loro. Lo stesso vale <strong>per</strong> la salute materna: alcune nazioni hanno raggiunto l’obiettivo OSM<br />
della riduzione del 75% dei livelli di mortalità materna.<br />
12 LA CONDIZIONE DELL’INFANZIA NEL MONDO 2016