Elevatori Magazine 4 2022

Editorial
Editoriale
Modernisations
Modernizzazioni
Giovanni Varisco
Ihave read the highly comprehensive Editorial
of Elevatori Magazine number 3/2022
‘Ripensare il trasporto verticale nell’edificio’
(Rethinking the vertical in the buildings) and
thought I would offer some of my own reflections
to accompany those already made by our readers.
In particular, I want to look at a certain number
of articles in order to pursue a line of reasoning
focused on a topic of particular interest at the
European level, such as that of lifts that are still
in service but that were installed many years
prior to 2022.
Their number (more than six million with over
twenty years of service) is impressive, if we
consider that it is six times that of all the lifts
installed in Italy.
There is a problem of accessibility due, for
example, to the lack of stopping accuracy of the
lifts not yet brought to a level of precision within
a few millimetres.
A point that, in the article ‘NextGenerationEU
& RRF for the lift industry’ by Luca Pezzini, is
already covered by the author when referring
to the Recovery and Resilience Facility, which
includes among its goals those of improving
urban mobility and accessibility, promoting the
adoption of digital technologies and addressing
the problem of updating millions of ageing lifts
that still rely on old technologies that have yet to
be updated.
It is an important consideration in relation to the
RRF focus, which includes the addition of lifts to
buildings that already have them and would help
increase accessibility and substantially improve
the quality of life of the elderly and persons with
disabilities.
In line with the previous assessments, another
article on the topic of ‘Uplifting the safety of
Ho preso in esame l’Editoriale di Elevatori
Magazine numero 3/2022 ‘Ripensare
il trasporto verticale nell’edificio’ e
approfittando della completezza di tutto il numero
ho pensato di scrivere qualche riflessione che i
nostri lettori avranno già avuto modo di svolgere.
In particolare voglio riferirmi a un certo numero
di articoli per fare un ragionamento incentrato
su un argomento di particolare interesse a livello
europeo come quello degli ascensori in servizio
ma risalenti, come data di installazione, a molti
anni prima del 2022.
Il loro numero (oltre sei milioni con età maggiore
di 20 anni) è impressionante, dal momento che
si parla di un parco sei volte quello di tutti gli
ascensori installati in Italia.
Si tratta di un problema di accessibilità se citiamo,
per esempio, la poca precisione di arresto di
ascensori non ancora portati a precisioni di pochi
millimetri.
Punto che, nell’articolo ‘NextGenerationEU e
RRF per il settore ascensori’ di Luca Pezzini, è già
inquadrato quando l’autore si riferisce agli ambiti
del piano di Recupero e Resilienza RRF laddove
cita, tra gli altri obiettivi, quelli di migliorare la
mobilità urbana e l’accessibilità, di promuovere
l’adozione delle tecnologie digitali e affrontare
il problema della modernizzazione di milioni di
ascensori che recano i segni dell’età, affidandosi
per ora a tecnologie datate e non ancora aggiornate.
È una considerazione importante in relazione
al focus dell’RRF, che comprende l'aggiunta
di ascensori a edifici che già ne dispongono
e aiuterebbe ad aumentare l’accessibilità,
migliorando sostanzialmente la qualità della vita
degli anziani e delle persone con disabilità.
In linea con le valutazioni precedenti è
interessante riferirci a un altro articolo che tratta
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