Elevatori Magazine 4 2022

WAYS FOR LIFT MANUFACTURERS TO REDUCE
THEIR ENVIRONMENTAL FOOTPRINT
How can the lift industry reduce its
environmental footprint, both in terms of
installing and maintaining the lifts? We are
not referring to manufacturers of components
because this would require a totally different
analysis.
Above all, we should pay attention to the
characteristics of heating and air conditioning
systems, (in particular old heating systems are
responsible for the poor quality of the air we
breathe in cities, even more so than traffic). We
should also insist on better insulation in the
buildings we work in.
In offices we should carefully separate the
materials we dispose of, for example printer
cartridges. This is even more important in
warehouses with regard to, for example, paints,
solvents or lubricants. Moreover, it is important
to avoid spilling hydraulic oil (including in
warehouses). It is extremely important to
separate components containing hazardous
substances such as lead batteries.
Electronic cards and any other electrical or
electronic materials that need to be disposed
of (i.e. cannot be reused as a spare part, or
repaired, which is the better option) belong to
the so-called WEEE (Waste from Electrical and
Electronic Equipment) and must be disposed
of by specialised
operators. From
these, in the right
quantities, you
can also derive
precious metals
such as silver,
gold and platinum
as well as, of
course, copper.
Other substances
contained in
these devices are
hazardous. As for
the rare earths
found for example
in permanent
magnetic motors
it is well known
that extracting
these has a
huge impact on
the environment, given the small quantities
involved, however, to date there does not seem
to be a specialised system for separating and
recycling them.
A key topic is how we go about handling
packaging, which is made from different
materials, for example wooden pallets that can
potentially be reused or repaired if they are
slightly damaged. Like any other material that
gets dirty with sludge, such as cloths or metal
parts, they should be handled like hazardous
MODI PER RIDURRE L’IMPRONTA
AMBIENTALE DELL’AZIENDA ASCENSORISTICA
Come ridurre l’impronta ambientale dell’azienda
ascensoristica, intesa come quella che si occupa
di installazione e manutenzione degli impianti?
Non parliamo qui delle aziende produttrici di
componenti, perché ciò richiederebbe tutt’altro
approfondimento.
Innanzitutto si dovrebbe fare attenzione alle
caratteristiche degli impianti di riscaldamento
e condizionamento (in particolare quelli di
riscaldamento obsoleti sono responsabili, ancora
più del traffico, dell’aria cattiva che respiriamo
in città). Si può anche valutare un migliore
isolamento termico dell’edificio in cui si opera.
In ufficio occorrerebbe differenziare bene i
materiali una volta diventati rifiuti, per esempio le
cartucce delle stampanti. Ciò si rende ancora più
necessario in magazzino, ad esempio per quanto
riguarda vernici, solventi o lubrificanti. Importante
evitare, inoltre, sversamenti di olio idraulico
(questo anche in cantiere). Importantissimo
differenziare i componenti che contengono
sostanze pericolose, quali le batterie al piombo.
Le schede elettroniche e ogni altro componente
elettromeccanico o elettronico che diventi rifiuto
(cioè non si possa riutilizzare come ricambio,
o riparare, che se possibile è la cosa migliore)
fanno parte dei cosiddetti RAEE (Rifiuti di
Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) che
vanno conferiti
a operatori
specializzati.
Da questi, nelle
quantità, si
possono ricavare
anche metalli
preziosi come
l’argento, l’oro
e il platino, oltre
che ovviamente
il rame. Altre
sostanze contenute
nei dispositivi
invece sono
pericolose. Quanto
alle terre rare
che si trovano,
per esempio, nei
motori a magneti
permanenti, è
risaputo che la
loro estrazione è molto impattante, mentre, date
le piccole quantità in gioco, per ora non sembra
esistere un circuito specializzato per la loro
differenziazione e recupero.
Un tema centrale è quello della gestione degli
imballi, che sono costituiti da materiali differenti
tra loro, per esempio i pallet in legno, che sono
possibilmente da rimettere in circuito, o riparare
se hanno danni minori. Essi, come qualunque
altro materiale che si sporchi di morchie, quali
stracci o parti metalliche, se conferiti così come
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