Elevatori Magazine 4 2022

A careful reading of this new draft immediately
shows that some aspects have been better
reiterated and clarified, especially with regard
to the functionality of the remote alarm and
the responsibility of the persons involved:
manufacturer, rescue centre, owner of the system.
The normative entity has made it very clear that the
remote alarm for lifts is not just a simple telephone
dialler but is a real complex safety system
whose proper functioning is due not only to the
technology, but also to the specific responsibilities
of the various operators (an important thing is the
indication to provide the visible indication that the
test call was not carried out); even if, as it should
be, no indications are given on how to behave in
the case of an obvious malfunction of the alarm
system, it seems obvious to me, even if it may seem
excessive, that the system should be stopped or
guarded during operation.
Therefore, WG4 does not focus on any
technological aspect of the equipment that can
be used, by only describing the main functional
features: “the alarm equipment must be able to
detect, identify, validate as a true alarm and start
a two-way communication with a centre manned
by an operator capable of activating the rescue
organisation.”
As mentioned, in addition to the characteristics
of the equipment, operational
responsibilities are also identified: response
centre, rescue organisation, owner of the
system; all harmoniously connected in order to
guarantee maximum safety for the users
of the lift systems, both passengers and
maintenance personnel.
FEATURES AND REQUIREMENTS
The remote alarm or remote rescue devices, to
be installed on a lift system, can therefore be of
any shape or model and use any communication
channel or technology: PSTN (Public Switched
Telephone Network), VoIP (Voice over Internet
Protocol), GSM (Global System for Mobile
Communications), provided that the two-way
communication with a manned response centre,
commonly called Call Centre, and compliance
with the requirements of the standard and the
product certifications required by each country,
is guaranteed.
In the “definitions” section, roles and
responsibilities are clearly identified. The
definitions are included in clause 3.3 to 3.13
and are relevant to: “Alarm Equipment,
End of alarm, Alarm Initiation Device,
Alarm System, Human Response, Reception
Equipment, Rescue Service, Transmitter,
Owner of the Installation,
Installer, Manufacturer
of the Alarm System.”
The safety requirements and protective
measures are dealt with in Paragraph 4 and
soccorso. A una lettura attenta di questa nuova
stesura risulta che sono stati meglio ribaditi e
precisati alcuni aspetti soprattutto per quanto attiene
alla funzionalità del teleallarme e alla responsabilità
degli attori in gioco: produttore, centro di soccorso,
proprietario dell’impianto. Il normatore ha reso ben
evidente che il teleallarme per ascensori non è un
semplice combinatore telefonico ma è un vero e
proprio sistema complesso di sicurezza al cui buon
funzionamento concorrono non solo la tecnologia,
ma anche le specifiche responsabilità dei vari
operatori (una cosa importante è l’indicazione di
prevedere la segnalazione visibile di mancato Test);
anche se, come è giusto che sia, non vengono date
indicazioni su come bisogna comportarsi nel caso
di un evidente cattivo funzionamento del sistema
d’allarme, a me pare ovvio, anche se può sembrare
eccessivo, che bisognerebbe bloccare l’impianto
o presidiarlo a vista durante il funzionamento.
Il WG4 quindi non tocca nessun aspetto
tecnologico degli apparati utilizzabili, limitandosi a
descriverne le principali caratteristiche funzionali:
“l’apparecchiatura di allarme dovrà essere in grado
di rilevare, identificare, convalidare come vero
allarme ed avviare la comunicazione bidirezionale
con un centro presidiato da un operatore in grado di
attivare l’organizzazione di salvataggio”.
Come detto, oltre alle caratteristiche delle
apparecchiature vengono individuate anche
responsabilità operative: centro presidiato
di risposta, organizzazione di salvataggio,
proprietario dell’impianto; il tutto armonicamente
legato al fine di garantire la massima sicurezza
agli utilizzatori degli impianti ascensori, siano essi
passeggeri o addetti ai servizi di manutenzione.
CARATTERISTICHE E REQUISITI
Le apparecchiature di Teleallarme o Telesoccorso, da
installare su un impianto ascensore, possono essere
quindi di qualsiasi forma o modello e utilizzare un
qualunque canale o tecnologia di comunicazione:
linea fissa PSTN (Public Switched Telephone
Network), VoIP (Voice over Internet Protocol),
GSM (Global System for Mobile Communications),
purché venga garantita la comunicazione
bidirezionale con un centro presidiato di risposta,
comunemente detto Call Center, e il rispetto dei
requisiti richiesti dalla norma e dalle certificazioni di
prodotto previste da ciascuno Stato.
Già nella parte delle “definizioni” vengono
ben individuati ruoli e conseguenti campi di
responsabilità. Le definizioni sono riportate dal
punto 3.3 al 3.13 e riguardano: “Apparecchiatura
d’allarme, Fine Allarme, Dispositivo di
attivazione allarme, Sistema di Allarme, Risposta
Operatore, Apparecchiatura di ricezione, Servizio
di Salvataggio, Trasmettitore, Proprietario
dell’installazione, Installatore, Produttore
del sistema d’allarme”.
I requisiti di sicurezza e le misure protettive
sono trattati al punto 4 e vengono suddivisi
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