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Raccolta opere del concorso - La scuola possibile

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DISCRIMINAZIONE. NO GRAZIE > > > SECONDA SEZIONE > > > NARRATIVA<br />

FRANCESCO SIRACO<br />

Liceo Scientifico Statale “Innocenzo XII”, Anzio - Roma<br />

<strong>La</strong> brutta storia di un uomo tondo e di uno quadrato<br />

Nel paese di Bubblandia tutto è tondo. Le case sono tonde come uova, e così<br />

le chiede. <strong>La</strong> televisione è tonda, il letto circolare. Le strade, le auto, i lampioni,<br />

i tavoli, i gatti, le camicie, gli alberi, le trombe e le chitarre, le storie e<br />

le poesie. Tutto quanto è privo di angoli.<br />

Le parole stesse. Le parole sono sinuose, sferoidali.<br />

Le lettere curvano, si inclinano, si ingobbano, si torcono e creano linee curve<br />

nello spazio, circonferenze, ellissi, iperboli di parole. Si diceva che persino le<br />

idee, a Bubblandia, fossero tonde. Che i pensieri dei suoi abitanti fossero ricchi<br />

di purezza, pieni di saggezza, colmi d’amore.<br />

<strong>La</strong> mia storia, è una storia triste.<br />

<strong>La</strong> mia storia, è una storia felice.<br />

<strong>La</strong> mia storia comincia in un giorno di ottobre, in un giorno di vento. In casa<br />

mia regnava sempre un sottile silenzio, un’atmosfera sferica. Di giorno, di<br />

notte, tra le onde <strong>del</strong> tempo, vivevamo da Bolle una vita chimerica.<br />

E orgogliosi eravamo, <strong>del</strong>la nostra condizione, figli tondi di genitori tondi in<br />

un mondo fatto apposta per noi, un mondo intero, un mondo tondo. Vivevamo<br />

da saggi, da nullafacenti, le ore che avevamo. Festeggiavamo la nostra<br />

perfezione, la nostra bellezza. E ci amavamo tra di noi, amore rotondo fatto<br />

di circolari passioni.<br />

Dovete sapere che avevo uno zio, uno zio così tondo da non aver rivale, uno zio<br />

generale <strong>del</strong>la guardia <strong>del</strong> Re, <strong>del</strong>la guardia reale. Questo mio zio, sanguigno parente,<br />

aveva una grossa casa, una casa splendente, costruita sulla cima d’una<br />

bassa collina, da dove guardando si poteva vedere il paese, il paese tondo.<br />

Così, un giorno di ottobre, un giorno di vento, che ero a pranzo lì per una ampollosa<br />

riunione di famiglia, costruii per diletto con un tovagliolo rotondo una<br />

barchetta rotonda, graziosa, bianca. Chiesi a mio zio, che possedeva ettari di<br />

127<br />

…nessuno è normale

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