Raccolta opere del concorso - La scuola possibile
Raccolta opere del concorso - La scuola possibile
Raccolta opere del concorso - La scuola possibile
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
DISCRIMINAZIONE. NO GRAZIE > > > SECONDA SEZIONE > > > NARRATIVA<br />
grafo <strong>del</strong>la sua storia viene scritto subito dopo la sua morte. Almeno così<br />
sembrerebbe. Ovviamente i morti non possono scrivere, e così è stato appurato<br />
nel giro di qualche ora che quel paragrafo sia stato scritto pochi minuti<br />
prima <strong>del</strong> decesso, e che Johnson, ambientandolo dopo la sua morte, abbia<br />
voluto mandare un messaggio di uguaglianza e di speranza a tutti i malati di<br />
mente, a tutti i loro parenti, e a tutti coloro che li hanno snobbati per una vita<br />
intera. Ma adesso basta chiacchiere: la parola passa a Timothy Johnson.<br />
Capitolo 1 – I retroscena. Direttamente da Timothy Johnson<br />
<br />
<br />
Ciao a tutti. Io sono Tim. O forse Jim? Oppure David? Ah, che importa? Ricominciamo<br />
daccapo.<br />
Ciao a tutti. Io sono il Soggetto A-209T, e sono più sicuro <strong>del</strong> mio nome in<br />
codice che di quello di battesimo. Non voglio fare giri di parole, anche perché<br />
se ne facessi, probabilmente finirei per dire noiosissime stupidaggini,<br />
convinto che a qualcuno interessino. Per la verità, invece, non interessano a<br />
nessuno. Ma forse adesso sto facendo dei giri di parole. Forse no. Ne sto facendo?<br />
Giudicate voi. Per quanto mi riguarda, poteva sembrare una semplice<br />
precisazione. Ecco. Ci risiamo. Di nuovo con questi giri di parole. Il<br />
bello è che, continuando a parlare dei miei giri di parole, sto perdendo più<br />
tempo che se avessi dato libero sfogo alle mie fantasticherie.<br />
Oh beh, è pronto il tè. Oppure è il caffè? Ma che importa il nome? Che importa<br />
il mio nome? Che importa il nome di questa bevanda calda che ho in<br />
mano? L’importante è che sappia di caffè. O di te. A seconda di come lo<br />
chiami. È lì che entra in gioco il nome. Deriva da questa nostra necessità di<br />
classificare tutti. Uomini. Donne. Bambini. Vecchi. Malati. Sani. Handicappati.<br />
Malati di mente. Talentuosi. Brutti. Belli. Tè. Caffè. L’importante è l’es-<br />
49<br />
…nessuno è normale