Raccolta opere del concorso - La scuola possibile

Incontro e conoscenza
La presente pubblicazione rappresenta la conclusione di un primo progetto
“Concorso letterario provinciale RaccontAbile 2010”, realizzato dall’emerita
Casa Editrice “Ponte Sisto” con il sostegno della Provincia di Roma, aperto
agli studenti delle scuole superiori del territorio della Provincia stessa.
L’obiettivo del concorso è stato quello di voler stimolare i giovani ad una attenta
riflessione rispetto a delle importanti quanto attuali problematiche sociali, attraverso
l’espressione artistica e compositiva, rendendoli così protagonisti di
percorsi formativi. Nello specifico, per questa prima edizione, la tematica scelta
è stata quella dell’integrazione e dell’inclusione sociale, da cui il titolo scelto:
“L’integrazione e l’inclusione sociale per una comunità senza discriminazione”.
All’origine di comportamenti e azioni discriminatorie spesso, più che sentimenti
poco nobili, ci sono invece ansia e paura: è l’incontro, la vicinanza e la
conoscenza dell’altro che manca. Ed ecco che atteggiamenti e comportamenti
quali passività, indifferenza, formalismo, rigidità, paura, bloccano interventi
culturali e sociali.
“Incontro e conoscenza”, è questo binomio che rappresenta la chiave di volta
affinché atteggiamenti rigidi e comportamenti disfuinzionali possano modificarsi
e ricostruirsi nel riconoscimento della dignità dell’altro.
Riconoscimento e rispetto dell’individualità di ciascuno insieme all’apertura
e alla disponibilità alle relazioni, all’accoglienza dell’altro, è dalla sinergia di
queste azioni che ne segue un miglioramento possibile della società.
Il luogo per eccellenza, all’interno del quale può realizzarsi un processo educativo
che sappia comprendere e rimodulare la rigidità di certi comportamenti,
è senza dubbio l’istituzione scolastica, luogo peraltro dove
maggiormente si riflettono forme di complessità che possiamo riscontrare
nella società contemporanea.
All’interno di questo spazio sociale che è la scuola, coesistono più situazioni,
più storie, più vissuti, “più persone”. E’ da questo dato che bisogna partire
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