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Raccolta opere del concorso - La scuola possibile

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DISCRIMINAZIONE. NO GRAZIE > > > SECONDA SEZIONE > > > NARRATIVA<br />

FEDERICO FELICI<br />

Liceo Scientifico Statale “Innocenzo XII”, Anzio - Roma<br />

Un’amicizia<br />

Una sera d’inverno mentre fuori pioveva, due fratelli chiesero al nonno di<br />

raccontargli una storia; il nonno accettò e dopo aver pensato a cosa avrebbe<br />

raccontato ai due ragazzi, disse che gli avrebbe raccontato una storia sulla<br />

sua infanzia.<br />

“Quando ero ancora un bambino” disse “al mio primo giorno di <strong>scuola</strong> alle<br />

elementari nella mia classe capitò un bambino di colore; all’inizio non notai<br />

differenze e cominciammo a parlare <strong>del</strong>le vacanze <strong>del</strong>l’estate passata, dopo<br />

poco mi accorsi che ci stavano guardando tutti, provai a cercare qualcosa che<br />

non andasse bene: mi guardai i vestiti per vedere se fossero macchiati, cercai<br />

di capire se avessi detto qualcosa di sbagliato; ad un certo punto il bambino<br />

dietro di me mi disse “Non parlare con lui che persone che parlano con certa<br />

gente non sono ben viste” Io allora gli chiesi perché non dovessi parlarecon<br />

quel bambino e che cosa ci fosse di sbagliato nel farlo, ma lui si girò e non mi<br />

rivolse la parola.<br />

Il giorno dopo mi incontrai di nuovo con il mio amico e con lui arrivai a <strong>scuola</strong>,<br />

questa volta però i nostri compagni di classe ci dissero esplicitamente che finchè<br />

sarei stato con lui, loro non avrebbero giocato con me. Chiesi, come per<br />

il giorno prima,il perché e che cosa aveva fatto, ma quando vidi che gli altri,<br />

invece di ascoltarmi, facevano finta di niente, dissi ad alta voce ad ognuno di<br />

loro che prima di giudicare una persona bisogna conoscerla. Uno si girò e allora<br />

lo chiamai e lo invitai a venire dalla mia parte, quello dopo essersi unito<br />

al nostro gruppo andò dai suoi amici a dire che avevo ragione.<br />

All’uscita da <strong>scuola</strong> altre persone vollero fare amicizia con me e con il mio<br />

amico e così fu il giorno dopo e quello dopo ancora, fino a quando tutti<br />

quanti avevano imparato a conoscersi e a rispettarsi l’un l’altro.”<br />

81<br />

…nessuno è normale

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