Raccolta opere del concorso - La scuola possibile
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Visto da vicino…<br />
MARCO MARSAN<br />
Liceo Scientifico Statale “Aristotele”, Roma<br />
Lo straniero<br />
raccont Abile<br />
“Nessuno sapeva con precisione quando fosse arrivato. Lo avevamo trovato<br />
domenica mattina sui gradini <strong>del</strong>la chiesa, vestito con abiti sudici e avvolto in<br />
una coperta altrettanto sporca. Aveva con sé solamente un sacco contenente<br />
una fisarmonica, qualche spartito imbrattato d’inchiostro e una pagnotta<br />
mangiata per metà. Avvisammo subito il sacrestano, che lo svegliò e gli chiese<br />
chi fosse e da dove venisse. L’uomo non rispose e, borbottando qualcosa con<br />
voce rauca, si allontanò zoppicando.<br />
<strong>La</strong> sera lo vedemmo su una panchina <strong>del</strong> parco che consumava lentamente il<br />
tozzo di pane che conservava da chissà quanto tempo. Qualcuno si avvicinò<br />
e gli diede qualche spicciolo, io mi tenni a debita distanza.<br />
Il pomeriggio seguente, dopo <strong>scuola</strong>, decidemmo di andare in drogheria e, di<br />
ritorno, passammo per il parco, desiderosi di vedere se lo strano tipo <strong>del</strong><br />
giorno precedente fosse ancora lì. Rimanemmo quindi stupefatti al vedere<br />
che non solo non era andato via, ma che era anche circondato da una decina<br />
di bambini che lo guardavano estasiati. Quella volta fui proprio io ad avvicinarmi<br />
per primo, spinto dalla curiosità irrefrenabile di sapere di cosa stesse<br />
parlando. Lo sentii raccontare di battaglie aeree, di Zeppelin e di trincee,<br />
mentre gesticolava infervorato e mostrava le sue cicatrici. I bambini ascoltavano<br />
con estrema attenzione e pendevano dalle sue labbra; immaginavano<br />
già di vedere le bombe cadere sulle loro teste e toccavano con discrezione le<br />
ferite di guerra mostrate loro, mentre io, disgustato dalla figura <strong>del</strong> vecchio,<br />
restavo in disparte. Il viso rugoso e gli occhi incavati gli davano un aspetto trasandato,<br />
reso ancora più forte dalla grigia barba incolta. Il suo fisico, un<br />
tempo probabilmente forte ed atletico, era ormai indebolito dalla vecchiaia.<br />
Aveva due cicatrici, una corta sul collo ed una più profonda sul braccio destro;<br />
zoppicava inoltre alla gamba sinistra e la teneva costantemente fasciata,<br />
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