Raccolta opere del concorso - La scuola possibile
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DISCRIMINAZIONE. NO GRAZIE > > > SECONDA SEZIONE > > > NARRATIVA<br />
Guarda i bimbi correre fra i banchi notando che la voglia di conoscere il<br />
nuovo ha contagiato gli altri come un virus buono.<br />
È ora di pranzo quando la campanella suona e i bambini sembrano un po’ <strong>del</strong>usi<br />
di dover lasciare quell’ambiente ormai non più spaventoso e sconosciuto,<br />
ma sicuro e pieno di amici sorridenti.<br />
Francesco sta giocando ancora con Camilla quando il suono fastidioso e metallico<br />
raggiunge le sue orecchie. Di lì a poco Sofia, la ragazza che l’ha lavato<br />
e vestito, gli si avvicina e lo prende per la mano. Il bimbo fa i capricci, pensa<br />
che quella sia l’ultima volta che vedrà quella <strong>scuola</strong>, quei bambini, quella<br />
trecce rosse e quegli occhi grandi e sinceri.<br />
Piange Francesco, e Sofia è costretta a trascinarlo di peso fino al camioncino<br />
giallo che lo riporterà a casa.<br />
Camilla intanto fa i capricci fra le braccia <strong>del</strong>la mamma: non vuole lasciar andare<br />
il suo amichetto per nessuna ragione al mondo.<br />
<strong>La</strong> donna, giovane e un po’ buffa per i capelli vermigli mossi dal vento, le<br />
spiega dolcemente che lo rivedrà il giorno dopo, e quello dopo ancora, e tutti<br />
gli altri che, vestiti di albe e tramonti, corrono verso una nuova estate. <strong>La</strong><br />
bimba si calma.<br />
Intanto Il vento caldo continua a soffiare su via Ribotti scompigliando i capelli<br />
di Camilla, sfiorando le guance di Francesco, rigate di lacrime silenziose .Il<br />
vento non vede l’aspetto di chi incontra, non ne sente l’odore, non ne comprende<br />
l’accento nella voce; non preferisce accarezzare l’uno o l’altro, continua<br />
solo a spirare beffardo, a voler strappare qualche goccia d’acqua ai<br />
nuvoloni neri che fanno da tetto a un mondo a volte ingiusto.<br />
Francesco e Camilla tornano ognuno a casa propria: lui in una casetta affollata<br />
di fratelli piagnucolosi, lei sola in mezzo ai giocattoli e al gatto Tobia, ma<br />
nessuno dei due in cuor suo dimentica l’amico perché è speciale, perché è DI-<br />
VERSO, e diverso è BELLO.<br />
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…nessuno è normale