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Sardegna Economica, N. 1/2011 - Università degli studi di Cagliari.

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luogo, al contenuto del progetto <strong>di</strong> fusione,<br />

i cui elementi (art. 2501-ter) si ritrovano nel<br />

progetto <strong>di</strong> scissione, vale a <strong>di</strong>re: 1) il tipo, la<br />

denominazione e ragione sociale, la sede delle<br />

società partecipanti alla scissione; 2) l’atto costitutivo<br />

della società beneficiaria, con le eventuali<br />

mo<strong>di</strong>ficazioni derivanti dalla scissione<br />

(se preesistente); 3) il rapporto <strong>di</strong> cambio delle<br />

azioni o quote, nonché l’eventuale conguaglio<br />

in danaro; ) le modalità <strong>di</strong> assegnazione delle<br />

azioni o delle quote delle società beneficiarie<br />

ai soci della società scissa; 5) la data a decorrere<br />

dalla quale tali azioni o quote assegnate ai<br />

soci della scissa partecipano agli utili della beneficiaria;<br />

6) la data a decorrere dalla quale le<br />

operazioni delle società partecipanti alla scissione<br />

trasferite alla beneficiaria sono imputate<br />

al bilancio <strong>di</strong> quest’ultima; 7) il trattamento<br />

eventualmente riservato a particolari categorie<br />

<strong>di</strong> soci e ai possessori <strong>di</strong> titoli <strong>di</strong>versi dalle<br />

azioni; 8) i vantaggi particolari eventualmente<br />

proposti a favore dei soggetti cui compete<br />

l’amministrazione delle società partecipanti<br />

alla scissione.<br />

L’art. 2506 bis <strong>di</strong>spone che dal progetto <strong>di</strong><br />

scissione deve risultare l’esatta descrizione (i)<br />

<strong>degli</strong> elementi patrimoniali da assegnare a ciascuna<br />

delle società beneficiarie; (ii) dell’eventuale<br />

conguaglio in danaro. Né è previsto che<br />

il prospetto in<strong>di</strong>chi (nella scissione parziale)<br />

gli elementi che permangono nel patrimonio<br />

della società scissa (desumibili a contrariis).<br />

Il progetto, oltre ad in<strong>di</strong>viduare gli elementi <strong>di</strong><br />

patrimonio da trasferire alle società beneficiarie,<br />

ha altresì la funzione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare come<br />

le azioni o quote delle beneficiarie vengono assegnate<br />

ai soci della scissa (infra § 8).<br />

4. La destinazione<br />

<strong>degli</strong> elementi del patrimonio<br />

Nulla <strong>di</strong>spone l’art. 2506 bis circa gli elementi<br />

da assegnare alle società beneficiarie, rimanendo<br />

nella <strong>di</strong>screzionalità <strong>degli</strong> organi<br />

Dialoghi & Confronti<br />

amministrativi della società coinvolte nella<br />

scissione la scelta <strong>degli</strong> elementi del patrimonio<br />

della scissa destinati a confluire in quelli<br />

delle società beneficiarie: <strong>di</strong> qui la necessità <strong>di</strong><br />

una puntuale e dettagliata descrizione <strong>di</strong> questi<br />

elementi, che possono essere costituiti dall’intera<br />

azienda della società scissa, da singoli<br />

rami (che, peraltro, non manifestano necessaria<br />

rilevanza fin tanto che sono assorbiti nell’azienda<br />

originaria nella quale sono integrati,<br />

né rilevano come autonomi momenti dell’iniziativa<br />

economica), come pure da singoli beni<br />

(Cass., 6 ottobre 1998, n. 9897; Belviso).<br />

L’art. 2506 bis usa l’espressione elementi patrimoniali:<br />

quin<strong>di</strong> sia elementi attivi che elementi<br />

passivi. Inoltre possono essere oggetto<br />

<strong>di</strong> descrizione anche elementi non iscritti nella<br />

società scissa prima della scissione (Scognamiglio).<br />

Sotto <strong>di</strong>verso profilo va esaminata la fattispecie<br />

che vede la scissione a favore delle società<br />

beneficiarie <strong>di</strong> un complesso patrimoniale che<br />

in capo alla scissa presenta un valore contabile<br />

negativo. Il Principio Contabile OIC (Parte<br />

II - § .3.3) afferma che «è ammessa, in accordo<br />

con la dottrina, anche l’ipotesi che il valore<br />

contabile del patrimonio netto trasferito ad<br />

una beneficiaria sia negativo (le passività superano<br />

le attività) purché però il valore economico<br />

sia positivo e si tratti <strong>di</strong> una società beneficiaria<br />

già esistente», e sempre che la società<br />

beneficiaria abbia riserve <strong>di</strong>sponibili capienti<br />

in misura tale da coprire la riduzione patrimoniale<br />

determinata dalla scissione.<br />

La fattibilità dell’operazione presuppone dunque<br />

che il valore economico del patrimonio<br />

scisso sia positivo, vale a <strong>di</strong>re che sia comunque<br />

positiva la valutazione allo stesso assegnata<br />

in sede <strong>di</strong> concambio. In <strong>di</strong>fetto non potrebbe<br />

sussistere alcun rapporto <strong>di</strong> concambio<br />

delle azioni o quote della società beneficiaria<br />

con le azioni o quote possedute dai soci della<br />

scissa in quest’ultima società, concambio che<br />

<strong>Sardegna</strong> <strong>Economica</strong> 1/<strong>2011</strong><br />

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