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Sardegna Economica, N. 1/2011 - Università degli studi di Cagliari.

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investitore in proprio e rappresentante <strong>di</strong> case<br />

industriali o commerciali) ed alla sua “militanza”<br />

camerale, è stata ben illustrata in vari<br />

saggi ed articoli, fra i quali merita speciale<br />

richiamo quello <strong>di</strong> Paolo Fadda uscito sul n.<br />

del 2000 proprio <strong>di</strong> <strong>Sardegna</strong> <strong>Economica</strong><br />

(“Un esponente della nuova borghesia <strong>degli</strong><br />

affari nella fertile stagione delle gran<strong>di</strong> trasformazioni”).<br />

Varrà ricordare, in breve, che egli nacque ad<br />

Iglesias, da madre sarda e padre ligure, nel<br />

febbraio 18 7 – l’anno della “perfetta fusione”<br />

che sarebbe stata anche occasione e matrice<br />

giuri<strong>di</strong>co-politica dell’affidamento ad<br />

una compagnia genovese (la “Regia Miniera<br />

<strong>di</strong> Monte Poni”) della concessione estrattiva<br />

e <strong>di</strong> trasformazione dei filoni piombo-argentiferi<br />

del bacino sud-occidentale isolano. Da lì<br />

ecco svilupparsi nel tempo<br />

una fitta trama <strong>di</strong> relazioni<br />

d’affari, ma con risvolti<br />

anche familiari, con alcuni<br />

dei maggiori esponenti<br />

<strong>di</strong> quel mondo che darà<br />

modernità industriale<br />

alla <strong>Sardegna</strong> in generale,<br />

opportunità <strong>di</strong> lavoro (duro lavoro) a vaste<br />

maestranze, altrimenti destinate ad infiacchire<br />

nelle campagne o all’emigrazione, e importanti<br />

flussi <strong>di</strong> profitto alle multinazionali dello<br />

scavo, lavorazioni e collocamento sul mercato<br />

europeo delle produzioni.<br />

È nel 1870 che la “Casa Nobilioni” come simbolo<br />

d’una affermata “maison d’affaires” – <strong>di</strong><br />

cui scrive acutamente Paolo Fadda – vede il<br />

passaggio <strong>di</strong> testimone generazionale: da Angelo<br />

Nobilioni a suo figlio Francesco, giovane<br />

<strong>di</strong> soli 23 anni ma già introdotto nelle <strong>di</strong>namiche<br />

del business ed abile operatore. Ecco perciò,<br />

a parte le cointeressenze minerarie – mirate<br />

comunque alla red<strong>di</strong>tizia gestione della<br />

“brevità dell’affare” piuttosto che alla capitalizzazione<br />

<strong>di</strong> lungo periodo –, la promettente<br />

Abile uomo d’affari<br />

fu impren<strong>di</strong>tore poliedrico<br />

apprezzato curatore fallimentare<br />

e rappresentante dei governi<br />

del Nicaragua e dell’Uruguay<br />

Passato & Presente<br />

iniziativa <strong>di</strong> una fabbrica <strong>di</strong> laterizi a Funtana<br />

Coperta (in società con Francesco Devilla e<br />

Ulisse Moretti) e, nel 1879, il trasferimento<br />

della <strong>di</strong>tta a <strong>Cagliari</strong> (città <strong>di</strong> provenienza <strong>di</strong><br />

Annunziata Randaccio, moglie del giovane<br />

Nobilioni). Con ufficio nella via Roma ormai<br />

in rapida trasformazione con la progressiva<br />

e<strong>di</strong>ficazione della palazzata porticata a fronte<br />

mare, e successivamente nella piazza Yenne,<br />

Francesco Nobilioni cura fra il molto altro le<br />

procedure fallimentari assegnategli dal tribunale,<br />

e le pratiche consolari, in quanto rappresentante<br />

del governo del Nicaragua. Oltreché<br />

vice console del governo nicaraguense, egli<br />

sarà negli anni ’10 anche reggente il consolato<br />

dell’Uruguay.<br />

Nel gran novero dei suoi incarichi pubblici<br />

meritano una citazione anche quello <strong>di</strong> consigliere<br />

<strong>di</strong> sconto della suc-<br />

cursale della Banca d’Italia<br />

e <strong>di</strong> amministratore della<br />

regia Scuola industriale.<br />

Dal 1882 data la sua iscrizione<br />

come elettore camerale<br />

<strong>di</strong> <strong>Cagliari</strong>. Fino al<br />

1890 con la qualifica <strong>di</strong> negoziante,<br />

dal 1892 con quella <strong>di</strong> industriale. Né<br />

le liste registrano soltanto la variazione professionale.<br />

Da esse risultano anche le onorificenze<br />

civili in progress: cavaliere della Corona<br />

d’Italia dal 189 , commendatore dal 190 .<br />

Amministratore civico e<br />

presidente-filantropo<br />

Nel 1889 l’esor<strong>di</strong>o amministrativo con il “partito”<br />

del Cocco-Ortu, cui s’è accennato; è allora,<br />

con 92 preferenze, uno <strong>degli</strong> eletti nella<br />

lista sponsorizzata dall’Unione Sarda (nata<br />

allora per sostenere appunto le posizioni cocchiane),<br />

e votato comunque dai bacared<strong>di</strong>ani<br />

in giunta, nella logica <strong>di</strong> un esecutivo bipartisan,<br />

intendendosi cioè dare rappresentanza<br />

nell’amministrazione attiva anche ad un<br />

<strong>Sardegna</strong> <strong>Economica</strong> 1/<strong>2011</strong><br />

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