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Sardegna Economica, N. 1/2011 - Università degli studi di Cagliari.

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Il 1 luglio l’assessore Ravenna informa<br />

dunque i colleghi che l’Istituto della Provvidenza<br />

Agricola – il ricovero delle suore<br />

francesi <strong>di</strong> via Giar<strong>di</strong>ni – ha avanzato domanda<br />

<strong>di</strong> un sussi<strong>di</strong>o straor<strong>di</strong>nario per il<br />

completamento dei locali e <strong>di</strong> uno or<strong>di</strong>nario<br />

per la gestione. Si tratta, rispettivamente, <strong>di</strong><br />

mille e 500 lire. S’alza il consigliere Sanna-<br />

Randaccio, ra<strong>di</strong>cale, che sostiene la richiesta<br />

perfino quasi raddoppiandola nell’importo<br />

ma compensandola con la contestuale eliminazione<br />

del contributo alla Società Operaia<br />

cattolica sponsorizzata dall’illustre collega:<br />

«Le ragioni per cui sarebbe opportuno<br />

ra<strong>di</strong>are quest’ultimo sussi<strong>di</strong>o sono due: anzitutto<br />

è più urgente e più equo aiutare i<br />

bambini affidati alle cure delle suore anziché<br />

soccorrere una scuola la cui importanza<br />

non appare molto rilevante, dato il grande<br />

numero <strong>di</strong> scuole serali che si trovano nella<br />

nostra città. Non bisogna inoltre <strong>di</strong>menticare<br />

che fu proprio la Società Operaia cattolica<br />

a <strong>di</strong>chiarare esplicitamente <strong>di</strong> non voler<br />

partecipare alle feste del cinquantenario,<br />

celebrato or non è molto nella nostra città.<br />

Come si può adunque dare un sussi<strong>di</strong>o ad<br />

una società che provvede all’insegnamento<br />

serale in cui <strong>di</strong> tutto si potrà parlare fuorché<br />

<strong>di</strong> amor <strong>di</strong> patria e dei gloriosi avvenimenti<br />

della nostra in<strong>di</strong>pendenza?».<br />

Obietta Sanjust: «È ben vero che la Cattolica,<br />

a mezzo del suo presidente, <strong>di</strong>chiarò <strong>di</strong> non<br />

poter aderire alle solenni feste del cinquantenario.<br />

Ma ciò non avvenne perché manchi<br />

negli operai che fanno parte della Società la<br />

sacra fiamma dell’amor <strong>di</strong> patria, ma avvenne<br />

per una ragione profetica che ebbe poi<br />

pratica attuazione. Poteva infatti il vessillo<br />

della Cattolica unirsi ai labari massonici che<br />

volevano inneggiare non ai fasti della nostra<br />

storia, ma fare aperta manifestazione anticlericale<br />

gridando “abbasso il papa, abbasso<br />

il Vaticano”?».<br />

Passato & Presente<br />

Il <strong>di</strong>battito alza i toni che con fatica Nobilioni<br />

cerca <strong>di</strong> governare. Riprende Sanna-<br />

Randaccio: «La Società Operaia cattolica ha<br />

<strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> aver scopi antipatriottici, per<br />

cui il Consiglio non dovrebbe concedergli<br />

nessun sussi<strong>di</strong>o». Sanjust quantifica in circa<br />

200 i soci che frequentano le lezioni serali<br />

impartite dal maestro Pisano. Interloquisce,<br />

tranchant, Lippi: «Ci sono le scuole serali<br />

municipali». «Le scuole serali municipali<br />

sono poche <strong>di</strong> fronte al gran<strong>di</strong>ssimo numero<br />

<strong>di</strong> analfabeti», ribatte Garau, appoggiato<br />

da Concas, presidente della Società Operaia<br />

(quella <strong>di</strong> più remota fondazione e <strong>di</strong> tutt’altra<br />

matrice ideologica): «Favorevole alla<br />

concessione del sussi<strong>di</strong>o, la Cattolica prepara<br />

buoni operai impartendo un regolare<br />

insegnamento...». «... e compiendo opera <strong>di</strong><br />

sana educazione», chiosa Colomo, della pattuglia<br />

guelfa, cui replicano ironicamente dai<br />

banchi della minoranza democratica (Macis,<br />

Scano...): «Ah, s’impartisce una sana educazione<br />

rinnegando la storia della nostra patria!».<br />

(Infine il contributo verrà comunque<br />

concesso).<br />

Ma giusto due settimane dopo ecco altre e<br />

maggiori fibrillazioni. È giunto in <strong>Sardegna</strong><br />

con i propri familiari, per qualche giorno <strong>di</strong><br />

vacanza, l’on. Guido Podrecca. E naturalmente<br />

i suoi compagni <strong>di</strong> partito non si lasciano<br />

sfuggire l’occasione per invitarlo a tenere un<br />

<strong>di</strong>scorso in pubblico. Per questo chiedono ed<br />

ottengono dal Municipio la <strong>di</strong>sponibilità della<br />

Passeggiata coperta.<br />

La cosa avviene sabato 5 agosto, davanti a<br />

svariate decine <strong>di</strong> militanti e citta<strong>di</strong>ni che,<br />

per ascoltare il <strong>di</strong>rettore dell’Asino – la rivista<br />

più fieramente ghibellina d’Italia, con le<br />

sue vignette e le sue rime irridenti –, hanno<br />

accettato <strong>di</strong> pagare il biglietto, a beneficio <strong>di</strong><br />

una istituenda scuola laica. Tema trattato: “Il<br />

marito dell’anima e la donna dell’avvenire”.<br />

Bis la settimana successiva, nella tarda sera<br />

<strong>Sardegna</strong> <strong>Economica</strong> 1/<strong>2011</strong><br />

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