28.05.2013 Views

Sardegna Economica, N. 1/2011 - Università degli studi di Cagliari.

Sardegna Economica, N. 1/2011 - Università degli studi di Cagliari.

Sardegna Economica, N. 1/2011 - Università degli studi di Cagliari.

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

parallele, anche tra loro molto <strong>di</strong>verse.<br />

É questo un percorso <strong>di</strong> semplificazione<br />

e riduzione del numero dei corsi <strong>di</strong> laurea<br />

triennale già avviato che l’esecutivo<br />

intende portare a compimento. La loro finalità<br />

non è infatti quella <strong>di</strong> incanalare i giovani<br />

in percorsi precocemente specializzati<br />

e forzatamente professionalizzanti, ma <strong>di</strong><br />

fornire basi ampie, solide, approfon<strong>di</strong>te sulle<br />

quali ciascuno potrà innestare la propria vocazione<br />

particolare secondo le scelte <strong>di</strong> vita<br />

personali. Il titolo triennale deve garantire salde<br />

conoscenze <strong>di</strong> metodo e <strong>di</strong> contenuto, presupposto<br />

imprescin<strong>di</strong>bile sia per chi decide <strong>di</strong><br />

impegnarsi subito nel mondo del lavoro sia per<br />

chi prosegue negli <strong>stu<strong>di</strong></strong>.<br />

6. Aprire i dottorati <strong>di</strong> ricerca al sistema<br />

produttivo e al mercato del lavoro<br />

Anche nel settore della formazione post-universitaria,<br />

l’Italia presenta notevoli <strong>di</strong>vergenze<br />

rispetto al modello europeo. I corsi <strong>di</strong> dottorato<br />

sono oltre 2.200, con una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> appena<br />

5,6 iscritti per corso e coloro che li frequentano<br />

hanno perlopiù l’aspirazione ad intraprendere<br />

la carriera accademica piuttosto che cercare<br />

un’occupazione in una impresa operante nel<br />

mercato. Pochi sono i dottorati sponsorizzati<br />

dalle imprese e finalizzati alla formazione dei<br />

giovani sulla base delle competenze loro necessarie,<br />

mentre molti sono invece i dottori <strong>di</strong><br />

ricerca che, una volta terminato il percorso <strong>di</strong><br />

<strong>stu<strong>di</strong></strong>o specialistico, si trovano a svolgere lavori<br />

modesti rispetto alle competenze acquisite e non<br />

vengono sfruttati per il loro reale potenziale.<br />

Tale situazione si viene a creare per effetto<br />

della scarsa considerazione che i dottorati<br />

hanno al <strong>di</strong> fuori dell’ambito accademico e<br />

per la scarsa collaborazione tra imprese e università.<br />

Le prime non trovano un incentivo o<br />

una possibilità <strong>di</strong> investimento nelle università,<br />

le seconde, salvo rare eccezioni, sono sorde<br />

alle istanze che pervengono dall’esterno e<br />

Dialoghi & Confronti<br />

adottano meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> gestione autoreferenziali.<br />

È questa una tendenza da invertire ed occorre<br />

recuperare questa grave anomalia che genera un<br />

vero e proprio circolo vizioso e priva il Paese <strong>di</strong><br />

un rilevante bacino per sostenere la ricerca nel<br />

settore privato, per formare figure professionali<br />

strategiche per le imprese e le professioni.<br />

Per fare ciò il piano pre<strong>di</strong>sposto dal governo<br />

intende dare una <strong>di</strong>mensione internazionale<br />

ai dottoran<strong>di</strong> e favorire la mobilità dei giovani<br />

(oggi solo il 5% <strong>degli</strong> iscritti ai dottorati<br />

italiani proviene dall’estero), ma per fare ciò<br />

è necessario rivedere i requisiti <strong>di</strong> accesso e<br />

dare maggiore appetibilità ai corsi. 170 milioni<br />

<strong>di</strong> euro sono già stati destinati per iniziative a<br />

questo mirate, ma molto occorre fare a livello<br />

persuasivo ed incentivante nei confronti delle<br />

imprese (sopratutto i grossi gruppi industriali)<br />

perché esse stesse si impegnino e sponsorizzino<br />

tali percorsi <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o.<br />

* * *<br />

In conclusione, appare evidente che si rende<br />

necessario un cambiamento <strong>di</strong> rotta. Le proiezioni<br />

per il 2020 vedono l’Italia in una posizione<br />

<strong>di</strong> grave <strong>di</strong>fficoltà e forte ritardo rispetto ai<br />

competitors europei. I tre ministeri partner del<br />

progetto si sono già impegnati nella <strong>di</strong>rezione<br />

dello sviluppo, altri si spera possano contribuire<br />

con iniziative miranti a questo. Il ministero<br />

del Lavoro in particolare si assumerà il ruolo<br />

<strong>di</strong> guida potenziando allo scopo anche il Sistema<br />

Informativo Excelsior, in collaborazione<br />

con Unioncamere, pubblicando ogni tre mesi<br />

su base provinciale le principali tendenze delle<br />

professioni richieste dal mercato del lavoro per<br />

orientare meglio i giovani nel loro percorso <strong>di</strong><br />

<strong>stu<strong>di</strong></strong>, affinché evitino, ad esempio, facoltà universitarie<br />

caratterizzate da bassi sbocchi occupazionali.<br />

Non ci resta che attendere ed impegnarsi,<br />

sperando che gli stimoli offerti possano<br />

essere sufficienti per la ripresa. •<br />

<strong>Sardegna</strong> <strong>Economica</strong> 1/<strong>2011</strong><br />

55

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!