Sardegna Economica, N. 1/2011 - Università degli studi di Cagliari.
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parallele, anche tra loro molto <strong>di</strong>verse.<br />
É questo un percorso <strong>di</strong> semplificazione<br />
e riduzione del numero dei corsi <strong>di</strong> laurea<br />
triennale già avviato che l’esecutivo<br />
intende portare a compimento. La loro finalità<br />
non è infatti quella <strong>di</strong> incanalare i giovani<br />
in percorsi precocemente specializzati<br />
e forzatamente professionalizzanti, ma <strong>di</strong><br />
fornire basi ampie, solide, approfon<strong>di</strong>te sulle<br />
quali ciascuno potrà innestare la propria vocazione<br />
particolare secondo le scelte <strong>di</strong> vita<br />
personali. Il titolo triennale deve garantire salde<br />
conoscenze <strong>di</strong> metodo e <strong>di</strong> contenuto, presupposto<br />
imprescin<strong>di</strong>bile sia per chi decide <strong>di</strong><br />
impegnarsi subito nel mondo del lavoro sia per<br />
chi prosegue negli <strong>stu<strong>di</strong></strong>.<br />
6. Aprire i dottorati <strong>di</strong> ricerca al sistema<br />
produttivo e al mercato del lavoro<br />
Anche nel settore della formazione post-universitaria,<br />
l’Italia presenta notevoli <strong>di</strong>vergenze<br />
rispetto al modello europeo. I corsi <strong>di</strong> dottorato<br />
sono oltre 2.200, con una me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> appena<br />
5,6 iscritti per corso e coloro che li frequentano<br />
hanno perlopiù l’aspirazione ad intraprendere<br />
la carriera accademica piuttosto che cercare<br />
un’occupazione in una impresa operante nel<br />
mercato. Pochi sono i dottorati sponsorizzati<br />
dalle imprese e finalizzati alla formazione dei<br />
giovani sulla base delle competenze loro necessarie,<br />
mentre molti sono invece i dottori <strong>di</strong><br />
ricerca che, una volta terminato il percorso <strong>di</strong><br />
<strong>stu<strong>di</strong></strong>o specialistico, si trovano a svolgere lavori<br />
modesti rispetto alle competenze acquisite e non<br />
vengono sfruttati per il loro reale potenziale.<br />
Tale situazione si viene a creare per effetto<br />
della scarsa considerazione che i dottorati<br />
hanno al <strong>di</strong> fuori dell’ambito accademico e<br />
per la scarsa collaborazione tra imprese e università.<br />
Le prime non trovano un incentivo o<br />
una possibilità <strong>di</strong> investimento nelle università,<br />
le seconde, salvo rare eccezioni, sono sorde<br />
alle istanze che pervengono dall’esterno e<br />
Dialoghi & Confronti<br />
adottano meto<strong>di</strong> <strong>di</strong> gestione autoreferenziali.<br />
È questa una tendenza da invertire ed occorre<br />
recuperare questa grave anomalia che genera un<br />
vero e proprio circolo vizioso e priva il Paese <strong>di</strong><br />
un rilevante bacino per sostenere la ricerca nel<br />
settore privato, per formare figure professionali<br />
strategiche per le imprese e le professioni.<br />
Per fare ciò il piano pre<strong>di</strong>sposto dal governo<br />
intende dare una <strong>di</strong>mensione internazionale<br />
ai dottoran<strong>di</strong> e favorire la mobilità dei giovani<br />
(oggi solo il 5% <strong>degli</strong> iscritti ai dottorati<br />
italiani proviene dall’estero), ma per fare ciò<br />
è necessario rivedere i requisiti <strong>di</strong> accesso e<br />
dare maggiore appetibilità ai corsi. 170 milioni<br />
<strong>di</strong> euro sono già stati destinati per iniziative a<br />
questo mirate, ma molto occorre fare a livello<br />
persuasivo ed incentivante nei confronti delle<br />
imprese (sopratutto i grossi gruppi industriali)<br />
perché esse stesse si impegnino e sponsorizzino<br />
tali percorsi <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o.<br />
* * *<br />
In conclusione, appare evidente che si rende<br />
necessario un cambiamento <strong>di</strong> rotta. Le proiezioni<br />
per il 2020 vedono l’Italia in una posizione<br />
<strong>di</strong> grave <strong>di</strong>fficoltà e forte ritardo rispetto ai<br />
competitors europei. I tre ministeri partner del<br />
progetto si sono già impegnati nella <strong>di</strong>rezione<br />
dello sviluppo, altri si spera possano contribuire<br />
con iniziative miranti a questo. Il ministero<br />
del Lavoro in particolare si assumerà il ruolo<br />
<strong>di</strong> guida potenziando allo scopo anche il Sistema<br />
Informativo Excelsior, in collaborazione<br />
con Unioncamere, pubblicando ogni tre mesi<br />
su base provinciale le principali tendenze delle<br />
professioni richieste dal mercato del lavoro per<br />
orientare meglio i giovani nel loro percorso <strong>di</strong><br />
<strong>stu<strong>di</strong></strong>, affinché evitino, ad esempio, facoltà universitarie<br />
caratterizzate da bassi sbocchi occupazionali.<br />
Non ci resta che attendere ed impegnarsi,<br />
sperando che gli stimoli offerti possano<br />
essere sufficienti per la ripresa. •<br />
<strong>Sardegna</strong> <strong>Economica</strong> 1/<strong>2011</strong><br />
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