Piano pluriennale di sviluppo socio-economico della Comunità ...
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egime che, già gravato da vincoli <strong>di</strong>ffusi e complessi, a volte contorti, viene appesantito da<br />
controlli spesso ritenuti eccessivamente punitivi;<br />
? il permanere <strong>di</strong> uno stato critico sia nei collegamenti con l'esterno dell'Area, sia in quelli<br />
interni. Sono, ad esempio, ancora ben presenti i problemi legati alla viabilità e alle<br />
comunicazioni stradali soprattutto verso la Lombar<strong>di</strong>a, e sono altrettanto ben presenti i punti<br />
critici nelle intersezioni stradali interne (l'attraversamento dei centri abitati maggiori) e nei<br />
collegamenti generali (con la Svizzera, con l'Alto A<strong>di</strong>ge, con il Trentino);<br />
? un'attività turistica concentrata in poli assai poco comunicanti tra loro, rispetto ad una<br />
domanda turistica sempre più orientata verso quel "turismo <strong>di</strong>ffuso" che in genere non<br />
privilegia le aree tra<strong>di</strong>zionalmente considerate "forti";<br />
? un sistema agricolo che: da un lato deve reggersi su un territorio modesto per estensione e<br />
frazionato per proprietà, a volte ostile per posizione geografica e per conformazione<br />
orografica, dall'altro deve operare in funzione più <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa-protezione dell'ambiente che <strong>di</strong><br />
impresa <strong>economico</strong>-produttiva;<br />
? un sistema sanitario locale che non ha ancora compiutamente definito in termini <strong>di</strong> efficienza e<br />
<strong>di</strong> efficacia il suo rapporto con la struttura ospedaliera <strong>di</strong> Sondalo.<br />
I punti appena esposti, che danno una lettura sommaria ma sicuramente realistica e vera <strong>di</strong> alcune<br />
componenti <strong>della</strong> realtà locale, contengono però linee-guida ed obiettivi <strong>di</strong> un <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>sviluppo</strong><br />
<strong>economico</strong> e sociale, ed inducono a dare corpo a "PROGETTI STRATEGICI" che costituiscano<br />
l'autentico contenuto propositivo del <strong>Piano</strong> stesso. E' proprio, infatti, anche una semplice<br />
elencazione <strong>di</strong> problemi a fornire le con<strong>di</strong>zioni per tracciare la <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> un <strong>Piano</strong>, nella sua<br />
duplice ed inter<strong>di</strong>pendente finalità:<br />
· da un lato la delineazione <strong>di</strong> un "<strong>di</strong>segno per il futuro", entro il quale raggiungere, con<br />
progressività, la completezza e la "qualità dello <strong>sviluppo</strong>";<br />
· dall'altro l'esigenza <strong>di</strong> far fronte ai problemi del "giorno per giorno", posti dalla gente,<br />
dall'operatività, dalle istituzioni.<br />
Del resto non esiste alcuna contrad<strong>di</strong>zione rispetto a questa duplice esigenza. La forza del <strong>Piano</strong>,<br />
infatti, è quella <strong>di</strong> riuscire a cogliere, nel modo più completo ed esaustivo possibile, le<br />
problematiche esistenti, e <strong>di</strong> prevederne la risoluzione secondo or<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> priorità, entro i quali,<br />
me<strong>di</strong>ante la programmazione triennale o annuale, devono e possono essere inserite le<br />
emergenze che nasceranno nel periodo <strong>di</strong> vigenza del <strong>Piano</strong>.<br />
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