Piano pluriennale di sviluppo socio-economico della Comunità ...
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Infatti, le attività commerciali in genere e complessivamente (v. ancora la Tavola 7 e poi le Tavole<br />
10 e 11):<br />
? coprono il 29,1% delle unità locali ed il 17,1% degli addetti, a cui vanno aggiunti<br />
rispettivamente il 21,1% ed il 15,0% del comparto "alberghi e pubblici esercizi", e sempre<br />
con in<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> <strong>sviluppo</strong> <strong>di</strong> segno positivo;<br />
? tra i due decenni recenti, sono andate consolidando un incremento del 19,1% in quanto a<br />
unità locali e del 48,7% in quando ad addetti (i dati sull'intera provincia <strong>di</strong> Sondrio sono<br />
rispettivamente +4,0% e +18,1%).<br />
Per comparto <strong>economico</strong>, il sistema commerciale dell'Area vede la prevalenza <strong>della</strong> voce<br />
"dettaglio-riparazioni beni", con il 43,2% delle unità locali, alla quale fa seguito la voce "alberghiristoranti"<br />
con il 42,8% (e quin<strong>di</strong> "riparazioni auto-moto" e "ingrosso-interme<strong>di</strong>azione").<br />
Più specificatamente ancora, la rete <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, capillarmente presente su tutto il territorio<br />
inse<strong>di</strong>ato, ha visto un consolidarsi e un assestarsi delle sue unità commerciali, seguendo una linea<br />
che, negli anni recenti, ha affermato:<br />
? in linea complessiva una certa <strong>di</strong>latazione soltanto a Livigno con +10,4% rispetto al -10,1%<br />
<strong>di</strong> Sondalo e al -2,7% <strong>di</strong> "Bormio e tre Valli");<br />
? nel settore dei generi alimentari, una lieve generale contrazione (-1,1%);<br />
? nel settore dei generi non alimentari, un lieve incremento: +1,9%.<br />
La contrazione del settore alimentare è senz'altro da attribuire:<br />
· sia all'affermarsi <strong>della</strong> "grande <strong>di</strong>stribuzione al dettaglio" (in Alta Valtellina sono due i<br />
supermercati operanti, entrambi sorti negli anni recenti);<br />
· sia al "consumarsi" del piccolo negozio, soprattutto se collocato nel piccolo paese, a ragione<br />
dell'età del titolare, delle normative fiscali, dello spopolamento <strong>della</strong> località. Ed in questo<br />
caso la rete <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, soprattutto per i generi <strong>di</strong> largo consumo, più che un fatto commerciale<br />
è un fatto sociale, <strong>di</strong> autentico servizio alla comunità. Ed è da ritenere che un concreto aiuto al<br />
piccolo commercio <strong>di</strong> montagna possa essere dato da una buona applicazione <strong>della</strong> legge<br />
97/1994, che detta "nuove <strong>di</strong>sposizioni per le zone montane" anche in questo comparto.<br />
Il comparto dei pubblici esercizi, poi (v. sempre la Tavola 11), che nell'Area si colloca in stretto<br />
collegamento con l'attività turistica, mette in evidenza lo svilupparsi, tra i due decenni recenti, <strong>di</strong><br />
una linea complessiva d'incremento, sia pure non particolarmente marcato: +3,3% per gli esercizi<br />
<strong>della</strong> ristorazione (ristoranti, pizzerie, trattorie) e + 6,4% per la rete dei bar-caffè.<br />
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