Piano pluriennale di sviluppo socio-economico della Comunità ...
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collaborazione, <strong>di</strong> sinergie e, nel limite del possibile, <strong>di</strong> evitare ulteriori trasferimenti verso<br />
l'esterno <strong>di</strong> funzioni pubbliche svolte in Alta Valtellina;<br />
? una valutazione circa l'esigenza <strong>di</strong> decentrare in Alta Valtellina uffici pubblici <strong>di</strong> interesse<br />
locale, come, ad esempio, uno sportello <strong>della</strong> Camera <strong>di</strong> Commercio;<br />
? un superamento <strong>della</strong> incomunicabilità fra soggetti <strong>della</strong> Pubblica Amministrazione, in una<br />
logica <strong>di</strong> collaborazione e <strong>di</strong> concertazione fra istituzioni, attuando le <strong>di</strong>verse opportunità <strong>di</strong><br />
"conferenze <strong>di</strong> servizi", "accor<strong>di</strong> <strong>di</strong> programma", "protocolli d'intesa".<br />
Su questo percorso, però, ed è un portato molto attuale, si incontra il <strong>di</strong>battito, già avviato a vari<br />
livelli, <strong>della</strong> frammentazione dell'or<strong>di</strong>namento locale, particolarmente con riferimento alla<br />
ripartizione del territorio nazionale in "comuni", come del resto ha cominciato a fare il<br />
legislatore, quando (v. per esempio la legge 142/1980 - art. 26) parla <strong>di</strong> "unioni <strong>di</strong> comuni", "in<br />
previsione <strong>di</strong> una loro fusione", o quando il <strong>di</strong>battito interno all'area dell'Alta Valtellina parla <strong>di</strong><br />
"Comune <strong>di</strong> Valle".<br />
In proposito, il <strong>Piano</strong> e la sua progettazione strategica affermano l'importanza, l'attualità e la sicura<br />
opportunità che:<br />
? il tema, o, se si vuole, il problema o la prospettiva, siano posti concretamente e seriamente<br />
all'attenzione dell'Alta Valtellina;<br />
? sia senz'altro aperto e avviato un <strong>di</strong>battito, ampio e molto realistico, sul tema stesso, un<br />
<strong>di</strong>battito ed un'analisi che coinvolgano le varie realtà sociali - economiche - culturali.<br />
Vengono però definiti e posti alcuni punti fermi, tra i quali sono da riconoscere come prioritari i<br />
seguenti:<br />
? è un dato storico la realtà comunale esistente, con tutte le sue valenze e implicazioni<br />
sociali e culturali, con la sua posizione or<strong>di</strong>namentaria e organizzativa che trova conferma nel<br />
dettato costituzionale, e che, proprio e particolarmente nei "piccoli comini", dà il senso<br />
concreto alla democrazia per la vicinanza e il contatto tra eletti e citta<strong>di</strong>ni, al <strong>di</strong> là <strong>della</strong><br />
sovrapposizione burocratica. Da qui deriva il senso <strong>di</strong> appartenenza ad una comunità, "la<br />
propria comunità";<br />
? è un dato attuale l'enorme frammentazione delle funzioni amministrative, che si<br />
traduce, concretamente, in <strong>di</strong>sagi, sprechi, <strong>di</strong>suguaglianze, inefficienze, tutto a spese dei<br />
citta<strong>di</strong>ni.<br />
Nel campo dell'or<strong>di</strong>namento comunale, allora, il <strong>di</strong>battito che il <strong>Piano</strong> apre in Alta Valtellina, oggi:<br />
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