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Piano pluriennale di sviluppo socio-economico della Comunità ...

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1.9 ANNOTAZIONI E RIFLESSIONI<br />

Una annotazione fondamentale e generale emerge dal complesso dell'analisi e delle valutazioni<br />

effettuate guardando dentro la situazione dell'area dell'Alta Valtellina. Riguarda il pensiero -<br />

l'atteggiamento - l'or<strong>di</strong>ne mentale che si instaurano quando si parla <strong>della</strong> montagna, ed insieme<br />

<strong>della</strong> gente che vi abita, vi vive, vi lavora, vi conclude l'esistenza. Tradotta in un'immagine, mutuata<br />

da riflessioni ovviamente già effettuate, l'annotazione può essere espressa così: "la montagna va<br />

vista come un arcipelago e non come un continente". E' come <strong>di</strong>re cioè che la montagna<br />

non è un mondo concluso e completo, ma è un qualcosa che si integra con altro, che per essere<br />

se stessa ha bisogno <strong>di</strong> altro. E questo altro è:<br />

· sia quanto sta con lei, ma non deriva da lei, potrebbe stare anche in altri luoghi; come, per<br />

esempio, una fabbrica <strong>di</strong> orologi, o un negozio <strong>di</strong> abbigliamento, o un forno per il pane;<br />

· sia quanto sta fuori <strong>di</strong> lei, come le altre comunità locali, che però in un qualche modo o per<br />

qualsiasi ragione potrebbero venire in contatto con lei.<br />

Il "mondo <strong>della</strong> montagna" allora, pur avendo una sua tipicità, non è un mondo esclusivo: per una<br />

parte "è montagna", per una parte "appartiene alla montagna". L'importante è che questo mondo<br />

ci sia, possa vivere e mantenersi in vita, non si depauperi, "non si spopoli".<br />

"Popolare la montagna" <strong>di</strong>venta un motivo importante, perché la montagna possa continuare<br />

ad essere se stessa. E' un principio, questo, che la recente legge 97/1994 (che appunto si<br />

denomina "Nuove <strong>di</strong>sposizioni per le zone montane") ha affermato con chiarezza, quando, per<br />

esempio:<br />

· determina incentivi per continuare a vivere in montagna;<br />

· vuole una efficace gestione dei beni agro-silvo-pastorali;<br />

· favorisce la tutela attiva dell'ambiente;<br />

· sostiene l'esercizio associato <strong>di</strong> funzioni e <strong>di</strong> servizi;<br />

· vuole lo <strong>sviluppo</strong> delle attività produttive;<br />

· impegna a decentrare nei comuni montani attività e servizi dei quali non è in<strong>di</strong>spensabile la<br />

presenza in aree metropolitane;<br />

· offre incentivi per chi volesse trasferire la sua residenza e la sua attività lavorativa in montagna.<br />

Potrebbero essere collocati proprio dentro questi punti alcuni dei più consistenti obiettivi <strong>di</strong> un<br />

"<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>sviluppo</strong> <strong>economico</strong> e sociale" <strong>di</strong> <strong>Comunità</strong> Montana, nell'ottica duplice, come<br />

accennato:<br />

? <strong>di</strong> favorire il permanere <strong>della</strong> vita in montagna me<strong>di</strong>ante il miglioramento continuo <strong>di</strong> quella<br />

esistente;<br />

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