Piano pluriennale di sviluppo socio-economico della Comunità ...
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<strong>sviluppo</strong>, quali, a puro titolo <strong>di</strong> esempio, i soggiorni climatici e per anziani, i raduni dei gruppi<br />
sportivi, i soggiorni per corsi <strong>di</strong> aggiornamento;<br />
? in<strong>di</strong>viduare le politiche <strong>di</strong> intervento nella "risorsa ambiente", in quanto a <strong>di</strong>fesa, tutela,<br />
gestione e fruizione <strong>della</strong> stessa.<br />
E' qui che deve assumere una particolare rilevanza, insieme con la gestione oculata ed attiva<br />
<strong>della</strong> "Riserva Naturale Paluaccio <strong>di</strong> Oga" e <strong>della</strong> a<strong>di</strong>acente "Area del Forte", la presenza<br />
del "Parco Nazionale dello Stelvio", che contiene amplissime possibilità <strong>di</strong> fruizione<br />
culturale e scientifica, storica e naturalistica, turistica in genere, con la potenzialità <strong>di</strong> assumere<br />
una funzione e un ruolo sempre più determinanti nella vita dell'Alta Valtellina, in assonanza e<br />
armonia con la realtà locale, che dello stesso deve gradualmente e sempre più intensamente<br />
appropriarsi.<br />
Il Parco, una delle più estese aree naturalistiche europee, ricco <strong>di</strong> un vasto patrimonio<br />
ambientale e <strong>di</strong> importanti presenze antropiche, risorsa da continuamente scoprire e<br />
riscoprire, attende un proprio "<strong>Piano</strong> <strong>di</strong> assetto e <strong>sviluppo</strong>", importantissimo, me<strong>di</strong>ante il<br />
quale, certamente, saranno definiti:<br />
* i punti car<strong>di</strong>ne delle infrastrutture <strong>di</strong> base (se<strong>di</strong> centrale e periferiche, luoghi <strong>di</strong> gestione<br />
attiva, aree/località <strong>di</strong> intensa fruibilità, ...), tra le quali avrà particolare vigore e significato la<br />
posizione <strong>di</strong> Sondalo, da considerare come "La porta del Parco", opportunamente strutturata<br />
e attuata;<br />
* gli spazi dove saranno possibili attività economiche e quelli a massima tutela;<br />
* le delimitazioni territoriali e funzionali, compresi i possibili ampliamenti e le eventuali<br />
contrad<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> territorio;<br />
* le tipologie <strong>di</strong> ogni tipo, naturalistiche-d'ambiente-architettoniche-ricettive, che potranno<br />
essere riconosciute o determinate;<br />
? seguire con attenzione e partecipazione la fase <strong>di</strong> creazione del "Parco Regionale <strong>di</strong><br />
Livigno e Val<strong>di</strong>dentro", favorendo un concreto e costante <strong>di</strong>alogo fra le istituzioni coinvolte<br />
e interessate.<br />
A tale proposito è da valutare con attenzione se non sia il caso <strong>di</strong> ampliare l'area territoriale<br />
del Parco dello Stelvio, invece che istituire un nuovo Parco in territorio confinante con lo<br />
stesso;<br />
? gestire il "bene Parco" in costante valutazione e verifica <strong>della</strong> compatibilità tra <strong>di</strong>fesa, tutela e<br />
fruizione, attraverso la mobilitazione <strong>di</strong> risorse umane (professionali e <strong>di</strong> volontariato),<br />
tecniche e finanziarie.<br />
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