Piano pluriennale di sviluppo socio-economico della Comunità ...

della cooperazione, del collegamento, delle sinergie. E questo, per esempio, dall'artigianato al
prodotto agricolo, dal prodotto turistico al commercio, e così via;
? monitorare l'economia dell'Area e delle realtà territoriali esterne ma prossime, per gli aspetti
direttamente interdipendenti con l'Area, anche in ottica di previsione;
? guidare e "governare" un processo di "sviluppo diffuso e differenziato" sul territorio, agendo
sulle potenzialità e sulle esigenze delle singole comunità locali, in un'ottica però che veda
parallelamente:
* da un lato la parcellizzazione delle iniziative, cogliendo quelle prodotte dalla
microimprenditorialità che esprime piccole e medio-piccole dimensioni, connotate da alta e
molto avanzata tecnologia;
* dall'altro la collocazione delle iniziative stesse entro un "Sistema di Area" (o anche di
"Città di Area", spiccatamente per il comprensorio di "Bormio e Tre Valli"), e,
potenzialmente, di "distretto produttivo", secondo una "mentalità" fatta crescere con
consapevolezza e determinazione.
Anche a questo proposito, si ripropongono:
* la "situazione Livigno", particolarmente per quanto riguarda il regime di "zona franca", i
cui effetti positivi potrebbero, e dovrebbero, estendersi anche oltre il territorio del comune;
* la "situazione Sondalo", per la quale, affermando che il futuro di Sondalo non può
essere visto come incentrato sul solo Ospedale, sono da incentivare ulteriori e diverse
iniziative di sviluppo, come, per esempio, quelle legate a "Sondalo: porta del Parco";
? costruire un autentico e moderno rilancio della "attività termale", secondo un organico
"Piano-programma turismo e termalismo", anche fondando la sua realizzazione su un
definito "Accordo di programma", o inserendolo fra i contenuti del "Patto d'area" delineato al
precedente "Sotto-progetto 2.2 - L'occupazione è sicurezza di vita".
In particolare e specificatamente, e sulla base dell'affermazione di principio che non è da
vedere alcuna conflittualità fra "turismo e termalismo", sono indicazioni di Piano:
* l'acquisizione del massimo di coinvolgimento di tutti i Comuni e di tutte le iniziative di
sviluppo dell'Area;
* l'assecondare i progetti di sviluppo che vengono o venissero avanzati sia dalla parte
pubblica che da quella non-pubbica;
* il considerare l'attività termale come un autentico "fatto dell'intera Alta Valtellina",
integrato e da integrare con tutta la vita e con tutta l'attività produttiva dell'Area stessa;
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