Piano pluriennale di sviluppo socio-economico della Comunità ...

? vedono predominare ancora le classificazioni "una o due stelle" (128 alberghi, di cui quasi la
metà nell'area "Bormio e tre Valli"). Tale classificazione, data la connotazione dell'Area, indica
un tipo di offerta di qualità media;
? offrono anche, utilizzando un importante indicatore di situazione quale è quello della
"dimensione media per struttura alberghiera", un complesso di 46,8 posti-letto per struttura (al
di sopra del valore medio provinciale, che è di 43,2). Sotto questo aspetto vi è stata una netta
e positiva evoluzione nel tempo particolarmente per Sondalo e "Bormio e tre Valli" (dove
l'analogo valore nel 1986 era attestato rispettivamente a 23,5 ed a 45,4 letti per albergo). Va
infatti notato che la "variabile dimensione" nell'analisi della ricettività alberghiera ha influenze
certe sia nei confronti di un'economia di scala della gestione, sia nella possibilità di ospitare
gruppi di turisti senza frazionarli su più strutture.
In quanto, poi, agli alberghi con appartamenti, l'Area offre 13 strutture, con 1.539 posti-letto
raggruppati in 420 appartamenti. Si tratta prevalentemente di complessi di recente attivazione;
soltanto il numero degli appartamenti, ad esempio, nel decennio recente ha subito un aumento del
153,0%, a significare una precisa attenzione del "mercato dell'offerta nei confronti delle esigenze
dell'evolversi di quello della "domanda".
LA RICETTIVITÁ EXTRA-ALBERGHIERA: a tale proposito, di deve fare riferimento a
quella molteplicità di strutture, di consistenza e dimensione e qualità le più svariate, che pure
contribuiscono, ed in misura generalmente consistente, a formare la qualificazione e la
competitività dell'offerta turistica di un'area. Se ne richiamano le più significative (oltre alla Tavola
5 richiamata di seguito, v. ancora la Tavola 12).
Gli appartamenti, di proprietà ed affittati, e le seconde case: costituiscono da tempo la
componente più rilevante (o tra le più rilevanti) dell'offerta turistica, sia di quella incentrata su
località particolarmente qualificate turisticamente, sia di quella capillare, diffusa nei vari paesi.
Per la quantificazione di questa tipologia di residenze, che la rilevazione censimentaria qualifica
come "abitazioni non occupate", si è già fatto cenno al precedente paragrafo 1.3 (con la Tavola
5). Si tratta di un parco abitativo ampio, fatto di 8.207 abitazioni, di cui 6.295 classificate come
"utilizzate per vacanza". E' come dire che, per ogni 100 appartamenti disponibili, se ne hanno 77
sicuramente destinati all'attività turistica. Attingendo a valori standard di ricettività, si ottiene, come
ordine di grandezza indicativa ed in via puramente teorica, una complessiva potenzialità ricettiva di
almeno 24.000 posti-letto.
La gestione degli alloggi in affitto è in larga misura affidata ai singoli proprietari, per periodi la cui
durata è molto varia, anche se tende ad essere il più possibile lunga per garantire più reddito. A
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