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Piano pluriennale di sviluppo socio-economico della Comunità ...

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Questi beni possono avere un'influenza positiva (e non trascurabile) sulla domanda turistica in<br />

generale, e, soprattutto se inseriti in un insieme più vasto, adeguatamente programmato<br />

(sistema museale, itinerario turistico, ...) possono determinare l'origine <strong>di</strong> flussi turistici<br />

specifici.<br />

Una ulteriore specificazione ed esplicazione delle "risorse culturali" del territorio dell'Alta<br />

Valtellina, permette <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare, come tali, per esempio:<br />

- il territorio agricolo tra<strong>di</strong>zionale (l'armonia tra bosco-prato-pascolo, i nuclei sparsi, la rete<br />

dei sentieri delle transumanze, i terrazzamenti per coltivi);<br />

- l'antica viabilità (gli itinerari <strong>di</strong> passaggio e <strong>di</strong> incontro fra popoli, mercati, traffici <strong>di</strong>versi);<br />

- i segni <strong>della</strong> preistoria ed i beni archeologici;<br />

- i beni architettonici (torri, palazzi e castelli, anche rimasti come ruderi; chiese, insieme con<br />

capitelli, e<strong>di</strong>cole sacre, cappelle e santelle; centri storici con <strong>di</strong>more nobiliari; inse<strong>di</strong>amenti ed<br />

e<strong>di</strong>fici rurali);<br />

- i beni artistici (affreschi e <strong>di</strong>pinti murali, opere e decorazioni lignee, arre<strong>di</strong> sacri);<br />

- i beni etnografici, la cultura popolare e il folclore (attrezzi del lavoro, prevalentemente <strong>di</strong><br />

montagna; attrezzature finalizzate allo sfruttamento dell'energia idraulica, manifestazioni <strong>della</strong><br />

tra<strong>di</strong>zione rurale e religiosa, costumanze, motti e proverbi).<br />

Le "aree protette", alle quali, in ottica <strong>di</strong> offerta turistica, si deve senz'altro fare riferimento. Per<br />

il territorio dell'Alta Valtellina, il richiamo specifico è alle seguenti (v. sempre la Tavola 15):<br />

? il "Parco Nazionale dello Stelvio", istituito nel 1935 (Legge 740/1937 e poi D.P.R.<br />

1178/1951) e ampliato nel 1977 (D.P.R. 616/1977), che interessa anche il territorio delle<br />

province <strong>di</strong> Brescia, Trento e Bolzano. Ha un'estensione complessiva <strong>di</strong> 134.620 ettari, posti<br />

ad un'altitu<strong>di</strong>ne che va da 650 a 3.905 metri s/m. Una parte consistente del territorio<br />

valtellinese (che è <strong>di</strong> 49.566 ettari) riguarda ciascuno dei sei comuni che compongono la<br />

<strong>Comunità</strong> Montana Alta Valtellina (Sondalo, Val<strong>di</strong>sotto, Bormio, Valfurva, Val<strong>di</strong>dentro,<br />

Livigno);<br />

? la "Riserva naturale Paluaccio <strong>di</strong> Oga", istituita nel 1984 (Legge regionale 86/1983).<br />

Collocata intorno ai 1.700 metri s/m, ha un'estensione <strong>di</strong> 30 ettari, tutti riguardanti il territorio<br />

del comune <strong>di</strong> Val<strong>di</strong>sotto. Classificata agli effetti naturalistico-scientifici come "Riserva<br />

naturale parziale geomorfologica e paesistica", ha per ente gestore la <strong>Comunità</strong> Montana.<br />

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