Piano pluriennale di sviluppo socio-economico della Comunità ...

? poggia e deve poggiare fondamentalmente, non su soppressioni o fusioni o incorporazioni di
comuni, ma sulle funzioni e sui servizi degli stessi, finalizzandoli all'obiettivo del vantaggio
economico e sociale, ed al costante miglioramento della "qualità della vita" dei cittadini;
? deve considerare come fondamentale, rinnovandolo e rilanciandolo, il ruolo della Comunità
Montana: un ruolo non certo di "super-comune" o di "Consorzio" al quale i Comuni delegano
questo o quel servizio, ma di organismo di Area, che promuove, opera e fa operare sulla base
di un progetto e di un disegno organicamente definito e accettato dall'Area stessa, Comuni
compresi.
In questo quadro, la Comunità Montana assume:
? sia il ruolo di soggetto che, nel rispetto e nel riconoscimento dell'autonomia di ciascun ente
locale, favorisce e assicura la sussidiarietà fra gli enti stessi, nell'ambito delle funzioni a cui
ciascuno è chiamato e preposto;
? sia il ruolo di organismo che unifica i servizi (quali, ad esempio: la gestione del territorio - dei
servizi sociali - della protezione civile - dei tributi, la viabilità, le progettazioni urbanistiche, e
così via), mediante azioni in grado di realizzare economicità, razionalizzazione, efficienza nella
risposta alla domanda dei cittadini;
? sia il ruolo di sede naturale "dove termina l'azione amministrativa dei Comuni", un ruolo che ha
momenti importanti anche nell'occasione dell'attivazione di quelle "Unioni di Comuni" alle quali
la legge, oggi, fa ripetuti richiami.
A quali sbocchi porterà questo maturare progressivo e concreto di una cultura dell'unione e della
solidarietà di Area, è difficile prevedere. Certamente ogni nuovo traguardo acquisito non potrà
che essere nell'interesse dello sviluppo economico e sociale dell'Alta Valtellina.
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