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Storie di ali zampe piume becchi e pinne... : scene di ... - IDEAnagni

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o dai 4 ai 6-7 anni: la vita viene attribuita ad ogni oggetto che venga coinvolto in un'attività<br />

(non <strong>di</strong>stinzione tra attività propria e attività causata dall'esterno).<br />

o Dai 6-7 agli 8-9 anni: i bambini attribuiscono vita e coscienza solo agli oggetti che si<br />

muovono. I movimenti sono provocati da desideri e intenzioni anziché da cause meccaniche.<br />

Artifici<strong>ali</strong>smo: tendenza a credere che tutte le cose esistenti siano state prodotte dall'uomo.<br />

Inizialmente il bambino è convinto del fatto che tutto sia stato creato da Dio o dai primi uomini<br />

esistenti, in seguito arriva all'idea che sia I'uomo stesso che ha fabbricato tutte le cose.<br />

Fin<strong>ali</strong>smo: i fenomeni, gli anim<strong>ali</strong>, la natura esistono in funzione dell'uomo. La natura appare<br />

come una società ben organizzata e costruita con la fin<strong>ali</strong>tà <strong>di</strong> servire I'uomo e permettergli<br />

una vita serena.<br />

Re<strong>ali</strong>smo: il bambino assume la sua prospettiva come assoluta: egli considera maggiormente<br />

significativi i dati percettivi, concreti e visibili, rispetto a quelli re<strong>ali</strong>. Il bambino confonde<br />

soggettività, pensieri, desideri, emozioni person<strong>ali</strong>, con i dati oggettivi. Il pensiero e i sogni<br />

<strong>di</strong>ventato percezioni re<strong>ali</strong> e materi<strong>ali</strong>.<br />

Antropomorfismo: il bambino tende ad attribuire a oggetti, fenomeni, anim<strong>ali</strong>, sembianze,<br />

caratteristiche fisiche e psicologiche, azioni tipicamente umane (il topo che va a fare la spesa,<br />

li uccellini che chiacchierano o che vanno a fare la nanna....).<br />

Nelle attività che proporrò sarà molto importante tener conto <strong>di</strong> come i bambini<br />

concepiscono la natura e gli anim<strong>ali</strong>. Sarà molto probabile che, pur partendo dal<br />

bosco reale, nell'azione educativa entreranno alcune delle perturbazioni sopra citate<br />

che allontaneranno da una visione obiettiva della realtà esterna. Ponendo attenzione<br />

in modo particolare al linguaggio, alle posture e ai movimenti che essi<br />

uttlrzzeranno per mimare e drammatizzare gli anim<strong>ali</strong> del bosco mi sarà possibile<br />

osservare questi atteggiamenti.<br />

Queste perturbazioni, tenendo conto dell'età dei bambini, non sono da vedere come<br />

negative, esse sono presenti e bisogna prenderne coscienza. A seconda<br />

deli'obiettivo che si vuole raggiungere queste tendenze sono un'opportunità, ma<br />

possono anche costituire un ostacolo. L'aspetto positivo sta nel fatto che permettono<br />

ai bambini <strong>di</strong> anicchire con elementi della fantasia I'ambiente bosco e <strong>di</strong><br />

prendere confidenza con esso. Secondo me, queste tendenze pennettono <strong>di</strong> avere<br />

un primo approccio e un rapporto <strong>di</strong> simpatia con la natura. Bisogna inoltre ricordare<br />

che anche per noi adulti, l'affettività e f immaginazione entrano sempre in<br />

gioco: non siamo mai neutri, ognuno <strong>di</strong> noi si crea delle immagini e quin<strong>di</strong> una<br />

propria unica realtà. L'ostacolo che viene posto da queste tendenze è il fatto che<br />

esse tendono ad allontanare dalla realtà oggettiva della natura, invadendo anche il<br />

campo delle percezioni e del contatto con il bosco, deformando le osservazioni.<br />

2.2.IL RAPPORTO TRA IL BAMBINO E L'ANIMALE<br />

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