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Storie di ali zampe piume becchi e pinne... : scene di ... - IDEAnagni

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simbologie, <strong>di</strong>venta uno spazio ricerca, un luogo proiezione e <strong>di</strong>storsione, un momento<br />

dí creatívità"'. La storia dell'immaginario ci mostra che il nostro modo <strong>di</strong><br />

vedere gli animaii e <strong>di</strong> rappresentarli è profondamente mutato nel corso del tempo,<br />

ma ci fa vedere anche come la tendenza e I'abitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> inventarli non si sia persa<br />

(v. approfon<strong>di</strong>mento in allegato).<br />

2.2.2. L' animale narrato<br />

"È senza dubbio l'immaginario del narratore a costituire per così <strong>di</strong>re "il grosso"<br />

del portato educativo del racconto. (...) è il modo dí rappresentare l'animale che<br />

influenza maggíormente Ia strutturazione nel bambino <strong>di</strong> un immaginario rívolto<br />

agli anim<strong>ali</strong>."<br />

Proprio per il fatto che anch'io presenterò degli anim<strong>ali</strong>, attraverso racconti, conversazioni,...e<br />

che i bambini posseggono già delle immagini degli anim<strong>ali</strong>, legate<br />

soprattutto alla letteratura infantile, ritengo importante tener presente gli stereotipi<br />

e i modelli cultur<strong>ali</strong> che i bambini potrebbero avere e che quin<strong>di</strong> potrebbero emergere<br />

nel corso delle attività.<br />

Gli anim<strong>ali</strong> sono senza dubbi gli interpreti in<strong>di</strong>scussi del racconto per I'infanzia;<br />

spesso sembra che I'adulto per comunicare con il bambino abbia bisogno<br />

dell'animale come interme<strong>di</strong>ario e mezzo <strong>di</strong> coinvolgimento. L'animale focahzza<br />

I'attenzione del bambino, lo rende attento e sensibile, lo prende per mano portandolo<br />

in un mondo fantastico. A questo proposito ci si potrebbe chiedere se siano<br />

gli anim<strong>ali</strong> oggettivi ad interessare tanto il bambino o se non sia invece<br />

l'immagine (antropomortizzata, zoomorfa,...) che viene creata nella narrazione o<br />

I'insolita situazione che viene presentata a catturare I'attenzione. Probabilmente<br />

molti <strong>di</strong> questi racconti non portano il bambino ad avvicinarsi al mondo animale;<br />

queste storie non parlano infatti <strong>di</strong> anim<strong>ali</strong> re<strong>ali</strong>, ma piuttosto <strong>di</strong> figure magiche e<br />

ine<strong>ali</strong>. Gli anim<strong>ali</strong>, nelle storie sono piuttosto dei pretesti, dei punti <strong>di</strong> partenza per<br />

volare sulle <strong>ali</strong> della fantasia, non sono mai un punto <strong>di</strong> arrivo e <strong>di</strong> conoscenza. Per<br />

permettere e favorire una conoscenza obiettiva degli anim<strong>ali</strong> è più utile e pertinente<br />

un contatto <strong>di</strong>retto, non me<strong>di</strong>ato dalla fantasia. Ma a questo proposito ci si<br />

potrebbe chiedere se la vita psicologica e le capacità interpretative <strong>di</strong> un bambino<br />

si nutrano soltanto del contatto <strong>di</strong>retto e della realtà oggettiva. Personalmente sono<br />

convinta che I'animale immaginato sia altrettanto importante, in quanto permette<br />

<strong>di</strong> accrescere e sviluppare la fantasia e la pre<strong>di</strong>sposizione alla ricerca e alla capacità<br />

<strong>di</strong> interpretare la <strong>di</strong>versità e la complessità.<br />

"ll racconto per ragazzi è (...) Ltn patrimonio storico, una palestra ove<br />

l'immaginazione si rafforza abítuandosi a giocare con i pensieri in una realtà<br />

fluida"'0.<br />

'R.<br />

MARCHESINI, Natura e pedagosia, ed Theoria, p. 100<br />

'n<br />

R. MARCHESINI, Natura e pedasosia, ed. Theorià, p. l l4<br />

T2

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