Inventario - Carte da legare
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quanta individui minorenni; l’ammissione sarebbe avvenuta ad esclusiva richiesta<br />
dell’amministrazione per tutti i fanciulli che avessero il domicilio di soccorso nella<br />
Provincia di Napoli, previo accertamento sanitario <strong>da</strong> parte della direzione del manicomio<br />
provinciale di Napoli.<br />
Altra convenzione stipulata il 6 novembre 1937 con l’istituto Vertecoeli, il quale,<br />
a Villa Malta in località Ponti Rossi, gestiva un istituto ortofrenico per minori.<br />
Anche in questo caso l’ammissione era subordinata al parere preventivo della direzione<br />
del manicomio provinciale. La durata della convenzione veniva stabilita in<br />
anni 19 a partire <strong>da</strong>lla <strong>da</strong>ta della prima ammissione di frenastenici nella struttura. Il<br />
numero degli infermi poteva variare ma non essere mai inferiore al numero di cinquanta,<br />
mentre la retta veniva stabilita in lire 8,50 per ogni fanciullo, comprensiva<br />
di ricovero, vitto, vestiario, assistenza e cura. Si stabiliva, inoltre, che nell’istituto<br />
dovevano essere inviati tutti i minorati psichici suscettibili di miglioramento ed educazione;<br />
quelli non emen<strong>da</strong>bili dovevano essere inviati a Villa Marulli a S. Giorgio<br />
a Cremano, diretta <strong>da</strong>l conte Giuseppe Marulli. Villa Malta venne successivamente<br />
denominata Istituto Ortofrenico Sciuti.<br />
Infine, nel 1963, a titolo sperimentale, la Provincia istituiva il Centro di orientamento<br />
ed addestramento professionale per i minori subnormali, allo scopo dichiarato<br />
di mettere i ragazzi in condizione di essere “accettati <strong>da</strong>lla società” e di inserirli<br />
“nel normale ciclo produttivo”, agendo sulla loro personalità mediante le più recenti<br />
e consoli<strong>da</strong>te acquisizioni della pedopsichiatria, della psicologia dinamica e della<br />
sociologia. Potevano essere accolti i minori tra i 13 e 15 anni di ambedue i sessi<br />
“insufficienti mentali lievi e subnormali”. Il Centro venne poi definitivamente organizzato<br />
con un regolamento vali<strong>da</strong>to <strong>da</strong> una serie di deliberazioni successive a<br />
partire <strong>da</strong> quella istitutiva del 29 luglio 1969, n. 754, con provvedimento finale licenziato<br />
il 30 luglio 1973, n. 3320.<br />
busta 2184<br />
3789 1926 mag. 20 - 1975 ott. 6<br />
(6) «Vecchie convenzioni con l'Istituto Tropeano, Villa Russo, Villa Anna», cc.<br />
207<br />
<strong>Carte</strong>ggio concernente il licenziamento di ricoverati minorenni guariti, richieste di familiari<br />
di ragazzi affinché all'atto del licenziamento <strong>da</strong>l manicomio provinciale vengano trasferiti<br />
all'Istituto Tropeano a Marechiaro. Sono presenti: elenchi di pazienti trasferiti <strong>da</strong>l sanatorio<br />
per bambini “Pausilipon” al manicomio provinciale; copia della convenzione stipulata tra la<br />
con il prof. Tropeano per la gestione di un istituto per bambini frenastenici; certificati di<br />
nascita rilasciati <strong>da</strong>i comuni della provincia di Napoli; elenchi e minute di autorizzazione al<br />
trasferimento di infermi minorenni a Villa Anna a San Giorgio a Cremano e a Villa Russo;<br />
relazione del 18 agosto 1962 del direttore Vizioli sullo stato edilizio ed ambientale dell'Istituto<br />
Tropeano.<br />
3790 1934 apr. 8 - 1971 lug. 8<br />
(3) «Visite in Ospe<strong>da</strong>le chieste <strong>da</strong> altri enti», cc. 201<br />
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