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Inventario - Carte da legare

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Il progetto venne discusso nella tornata del Consiglio provinciale del 30 giugno<br />

1908, ma, in quella circostanza si decise di rinviare qualsiasi decisione al risultato<br />

dell’iniziativa del governo, il quale, proprio in quei giorni, aveva provveduto alla<br />

nomina di una commissione per lo studio del regolamento-tipo, con larga rappresentanza<br />

dei Consigli provinciali. Tuttavia, venne proposto e approvato un ordine<br />

del giorno, che autorizzava la formazione di una Commissione che esaminasse i<br />

miglioramenti salariali del personale del manicomio. Le proposte, elaborate e rimesse<br />

alla discussione del Consiglio, vennero approvate nella tornata del 23 novembre<br />

di quello stesso anno. L’11 giugno 1909 vennero anche deliberati miglioramenti<br />

economici per il personale medico-sanitario. L’emanazione del nuovo Regolamento<br />

statale (16 agosto 1909 n. 615) e l’occupazione dei nuovi locali a Capodichino<br />

imposero la stringente necessità di adottare il nuovo regolamento organico.<br />

Tale dovere venne ottemperato con la presentazione di uno progetto contenente le<br />

sole norme organiche in base alle quali il manicomio avrebbe funzionato, deman<strong>da</strong>ndo<br />

ad un successivo regolamento interno la «determinazione delle norme particolari<br />

di servizio» 99 . Il progetto di regolamento organico venne presentato nella<br />

tornata del 10 giugno 1910 e, dopo discussione evidentemente complessa ed articolata,<br />

licenziato agli inizi del 1912, per essere poi ulteriormente approvato, con modificazioni,<br />

nel successivo dicembre <strong>da</strong>l Consiglio Superiore di Sanità. Alcune<br />

norme di dettaglio di quel testo vennero successivamente modificate <strong>da</strong>ll’amministrazione<br />

provinciale tra il 1913 e il 1919. Infine, nel 1920, la provincia di Napoli<br />

promulgò un Testo Unico delle disposizioni regolamentari, coordinato oltre che al<br />

Regolamento statale del 1909, anche con il «Regolamento organico generale pel<br />

personale dipendente <strong>da</strong>ll’amministrazione provinciale», licenziato con deliberazione<br />

del 28 maggio 1914, approvato <strong>da</strong>l prefetto il 22 giugno successivo 100 . Del<br />

progetto presentato nel 1910, tuttavia, giova ricor<strong>da</strong>re, tra i punti qualificanti, la<br />

proposta di ripristino, non accolta, della Commissione amministrativa, presente nei<br />

regolamenti ottocenteschi ed abolita agli inizi del ‘900, nonché il mantenimento dei<br />

locali della vecchia struttura manicomiale del Sales, come<br />

asilo de’ cosiddetti folli tranquilli (ebeti, cretini, epilettici etc. ) non pericolosi per alcuno,<br />

con una diversa e più economica organizzazione de’ servizi, in rispondenza al nuovo<br />

Regolamento per l’esecuzione della legge sui manicomi 101 .<br />

Relativamente alle problematiche connesse al mantenimento dei folli tranquilli,<br />

la controversia sulla distinzione tra «folli pericolosi a se e agli altri e folli tranquilli»<br />

continuava, poiché il relatore, il deputato provinciale Palumbo, riteneva che<br />

l’art. 1 della legge del 1904 non avesse dettato un indirizzo sufficientemente chiaro<br />

in materia. Tuttavia, uniformandosi ai canoni della dottrina giuridica corrente sostenne<br />

che questo compito potesse essere sopportato <strong>da</strong>lla Provincia fino a quando<br />

99<br />

Ibid., p. 7.<br />

100<br />

Per l’esposizione dettagliata di parti rilevanti del regolamento, si rinvia alla descrizione delle<br />

categorie del presente inventario.<br />

101<br />

Progetto di regolamento organico... cit., p. 9.<br />

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