Inventario - Carte da legare
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ciale, fu quello riservato all’assistenza psichiatrica per i minorenni. In verità, nel<br />
1924, nel Bianchi era stato istituito una padiglione per bambini deficienti ed anormali<br />
ove furono inviati «parecchie decine di infermi, con una media giornaliera di<br />
una trentina di uomini, mentre le donne vennero inviate in una sezione insieme a<br />
dementi tranquille» 93 . L’affollamento dell’istituto, però, rese necessario destinare<br />
quei locali ai pazienti adulti, mentre i minorenni vennero inizialmente inviati al sanatorio<br />
per bambini «Pausilipon» o all’istituto ortofrenico del prof. Giuseppe Tropeano,<br />
fon<strong>da</strong>to nel 1918.<br />
Il 13 agosto 1926, la Provincia provvide ad acquistare la proprietà Araneo, alla<br />
discesa Marechiaro, ed il successivo 26 agosto, col parere favorevole della Giunta<br />
provinciale amministrativa, veniva stipulata una specifica convenzione con il prof.<br />
Tropeano, al quale veniva affi<strong>da</strong>ta la gestione della struttura, destinata al ricovero<br />
di 30 bambini frenastenici. L’Istituto veniva intitolato «Amministrazione provinciale<br />
di Napoli – Internato per anormali» e, per quanto riguar<strong>da</strong> il suo funzionamento,<br />
equiparato agli istituti di cui all’art. 6 del Regolamento sui manicomi ed alienati<br />
del 1909. L’ammissione era subordinata al parere preventivo della direzione<br />
del manicomio provinciale.<br />
Altra convenzione veniva stipulata il 6 novembre 1937 con l’istituto Vertecoeli,<br />
il quale, a Villa Malta in località Ponti Rossi, gestiva un istituto ortofrenico in<br />
virtù di deliberazione provinciale del 16 ottobre 1934, con la quale l’amministrazione<br />
per ragioni sanitarie e per convenienza finanziaria aveva trovato opportuno<br />
far ricoverare i ragazzi che in passato erano ricoverati presso l’ospe<strong>da</strong>le psichiatrico.<br />
Anche in questo caso l’ammissione era subordinata ala parere preventivo<br />
della direzione del manicomio provinciale.<br />
I minori vennero inviati anche in altri istituti quali Villa Russo a Miano e Villa<br />
Anna a S. Giorgio a Cremano per le quali non sono state rinvenute, nella documentazione<br />
attualmente conservata al Bianchi, specifiche convenzioni, anche se moltissimi<br />
furono i soggetti trasferiti in quelle strutture <strong>da</strong>l nosocomio provinciale. Infine,<br />
nel 1963, a titolo sperimentale, la Provincia istituiva il Centro di Orientamento<br />
ed Addestramento Professionale per i Minori Sub-normali, allo scopo dichiarato di<br />
mettere i ragazzi in condizione di essere «accettati <strong>da</strong>lla società» e di inserirli «nel<br />
normale ciclo produttivo», agendo sulla loro personalità mediante le più recenti e<br />
consoli<strong>da</strong>te acquisizioni della pedopsichiatria, della psicologia dinamica e della sociologia.<br />
Il Centro venne poi definitivamente organizzato con un regolamento vali<strong>da</strong>to<br />
<strong>da</strong> una serie di deliberazioni successive a partire <strong>da</strong>l 29 luglio 1969 n. 754,<br />
con provvedimento finale licenziato il 30 luglio 1973 n. 3320 94 .<br />
Non si può non far menzione in questa sede della scuola attivata presso<br />
l’ospe<strong>da</strong>le, ispirata ai criteri generali dettati <strong>da</strong>ll’art. 24 del r.d. 18 agosto 1909 n.<br />
615, della quale disponiamo attualmente documentazione a partire <strong>da</strong>l 1920. Si<br />
trattava di corsi periodici di formazione della durata di sei mesi e, sembra, prevalentemente<br />
destinata a personale interno. Al termine del corso, che non venne pe-<br />
93 AOLB, <strong>Carte</strong>ggio Capodichino, b. 2033, fasc. 705.<br />
94 Sull’argomento si ve<strong>da</strong> l’opuscolo conservato in ibid., b. 2184, fasc. 3794.<br />
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