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Inventario - Carte da legare

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Nelle ore pomeridiane del giorno 8 corrente, truppe autocarrate angloamericane,<br />

avendo demolito lo steccato della porta Carrese, penetrate in Ospe<strong>da</strong>le,<br />

hanno occupato il Padiglione "Principe di Piemonte" e tutto lo spiazzale ed i viali<br />

circostanti nonché la zona coltivata, dove hanno installato delle latrine all’aperto,<br />

utilizzando le cassette cesso, esistenti nei dormitori degli ammalati allettati gravi.<br />

Nel detto Padiglione trovavansi 8 materassi e 5 coperte di lana che hanno anche<br />

utilizzate. Il coman<strong>da</strong>nte delle dette truppe ha dichiarato che il soggiorno di queste<br />

in Ospe<strong>da</strong>le è provvisorio, ma saranno sostituite <strong>da</strong> altre, provenienti ugualmente<br />

<strong>da</strong>lle zone di combattimento. Per evitare che l’accesso all’Ospe<strong>da</strong>le <strong>da</strong>l lato di porta<br />

Carrese resti giorno e notte aperto al pubblico, la qual cosa può favorire enormemente<br />

eventuali evasioni, e per impedire anche l’altro inconveniente non lieve,<br />

che attualmente si verifica con frequenza, che sol<strong>da</strong>ti si intromettano nei corridoi<br />

del reparto uomini e del reparto donne, nonché del viale centrale che mena alla cucina<br />

è indispensabile che nel muro di cinta esistente, si apra un vano di accesso esclusivamente<br />

per le truppe anglo-americane e che il viale che mena al Padiglione,<br />

sia isolato mediante un muro trasversale che va<strong>da</strong> all’angolo della sala anatomica al<br />

cennato muro di cinta. (…)<br />

Documento n. 8 AOLB, <strong>Carte</strong>ggio Capodichino, b. 2024, fasc. 665<br />

Lettera del direttore Michele Sciuti al Segretario generale dell’Amministrazione<br />

provinciale, 6 giugno 1944.<br />

Ho stamane avuto occasione di leggere una breve nota sull’Avanti del 4 giugno<br />

corrente, nel quale si segnalano gravi deficienze sull’an<strong>da</strong>mento del servizio e<br />

dell’Alimentazione nell’Ospe<strong>da</strong>le Psichiatrico Provinciale "L. Bianchi".<br />

La cosa mi ha sorpreso, perché l’appunto viene in un momento in cui le deficienze<br />

del servizio, inerenti e fatalmente connesse con lo stato di guerra, sono an<strong>da</strong>te<br />

notevolmente attenuandosi e compensandosi, a prezzo di sacrifici del personale<br />

tutto, che merita lode per lo attaccamento al dovere e il contributo di aiuto che<br />

apporta. Ma la nota mostra di venire <strong>da</strong> persona o che non ha mai veduto direttamente<br />

come siano trattati e nutriti i folli, al paragone della cittadinanza intera e <strong>da</strong>gli<br />

ospiti degli altri Istituti Ospe<strong>da</strong>lieri di Napoli o <strong>da</strong> persona animata solo <strong>da</strong> spirito<br />

diffamatorio.<br />

Che vi siano deficienze qualitative, cioè difetto di cibo corneo, ricco di vitamine,<br />

di uova, di pesce, nessuno potrebbe negarlo. Ma che quantitativamente, il cibo<br />

sia deficiente nessuno può onestamente dirlo.<br />

Somministrazione di latte zuccherato al mattino (gr. 140 a persona, di gr. 350 di<br />

pane nella giornata, di abbon<strong>da</strong>nte zuppa di polvere di legumi e di frutta (al posto<br />

della pietanza che manca) o di formaggio a mezzodì, di una zuppa di pasta e legumi<br />

nel pomeriggio, è la dieta quotidiana che si può <strong>da</strong>re e che si <strong>da</strong> (sotto accurata<br />

sorveglianza) ad ogni infermo a dieta ordinaria.<br />

Che sia desiderabile una certa varietà, un cibo più riccamente azotato, un po’ di<br />

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