Inventario - Carte da legare
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nel sesso dei ricoverati.<br />
Categoria 25. Fascicoli dei ricoverati: donne residenti fuori della provincia di<br />
Napoli (1871-1999)<br />
4.475 fascicoli<br />
172<br />
Si riman<strong>da</strong> alla descrizione della categoria 22.<br />
Categoria 26. Fascicoli dei ricoverati ammessi ai sensi della l. 18 mar. 1968, n.<br />
431 art. 4 (1968-1999)<br />
2.273 fascicoli<br />
Questa categoria è stata aperta nel 1968, appositamente per accogliere i fascicoli<br />
personali degli ammessi ai sensi dell’art. 4 della L. 431/68. Tale articolo dispone<br />
che “l’ammissione in ospe<strong>da</strong>le psichiatrico può avvenire volontariamente su richiesta<br />
del malato - per accertamento diagnostico e cura - su autorizzazione del Medico<br />
di guardia. In tali casi non si applicano le norme vigenti per le ammissioni, le degenze<br />
e le dimissioni dei ricoverati di autorità”. Si tratta di una importante innovazione<br />
della legislazione in materia psichiatrica allora vigente, che precede di un decennio<br />
la fon<strong>da</strong>mentale riforma introdotta <strong>da</strong>lla L. 180/78<br />
Fogli sciolti<br />
3. <strong>Carte</strong>ggio non classificato<br />
1. Affari diversi (1871)<br />
Sotto questo titolo è raccolta la documentazione che va <strong>da</strong>l 1 aprile al 31 dicembre<br />
1871. Non si è rilevato alcun criterio di ordinamento delle carte, in quanto la<br />
struttura manicomiale non aveva ancora un’organizzazione degli uffici definita e<br />
neppure un servizio burocratico atto ad una corretta gestione delle pratiche, sicché<br />
esse si succedono soltanto in ordine strettamente cronologico in base al semplice<br />
numero di protocollo. Ciò si spiega se si tiene conto del fatto che l’istituzione del<br />
manicomio avvenne in modo precipitoso in seguito al ritiro dei folli <strong>da</strong>l Morotrofio<br />
di Aversa. L’Amministrazione provinciale contrattò con il Reale Albergo dei Poveri<br />
il fitto dell’ospizio di S. Maria dell’Arco in S. Anastasia, struttura peraltro poco