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- con bassa probabilità di essere prodotte.<br />

Viene poi stabilita una soglia di probabilità al di sotto del quale si ri-<br />

tiene non acquisibile la commessa, per le commesse con probabilità superiore<br />

a questa soglia si prevede la data d’inizio della lavorazione e si inseriscono<br />

nel budget i relativi costi e ricavi adeguatamente preventivati.<br />

Infine, la terza categoria di commesse è contraddistinta dalla più<br />

bassa probabilità di essere prodotte e anche dalla maggiore aleatorietà di<br />

previsione; infatti, tale categoria è rappresentata dalle commesse attualmente<br />

non previste ma che potrebbero essere realizzate per saturare la capacità<br />

produttiva ancora disponibile relativa al periodo di tempo preso<br />

come base di riferimento per la redazione del budget. Il problema principale<br />

nella redazione del budget risiede proprio nel valorizzare le commesse<br />

relative alla capacità produttiva insoddisfatta in quanto presentano un ele-<br />

vatissimo grado di aleatorietà 102; tuttavia l’inserimento nel budget anche<br />

di questi valori presenta una propria utilità in quanto offre utili informazioni<br />

al management; ad esempio dall’elaborazioni effettuate il budget potrebbe<br />

segnalare una redditività dell’impresa insufficiente a consentire<br />

un’adeguata remunerazione; in questo caso la direzione potrebbe intervenire<br />

attraverso l’adozione di provvedimenti volti ad aumentare la perfor-<br />

102 Al riguardo IBID p. 125-126 osserva: «In considerazione delle difficoltà di determinazione<br />

anticipata dei fattori caratterizzanti ipotetici scambi futuri e dei relativi costi e ricavi,<br />

qualora si reputi opportuno incorporare nelle previsioni d'impresa talune stime attinenti<br />

al possibilità di saturazione della capacità produttiva non altrimenti destinata, è<br />

comunque preferibile assumere quali valori di riferimento degli obiettivi realistici di assorbimento<br />

dei costi. In questo modo, è possibile evitare di aumentare eccessivamente<br />

l'incidenza sul reddito dei costi indiretti operativi anche se - in conseguenza di errate previsioni<br />

di mercato - l'obiettivo di recupero dei costi mediante il conseguimento di ricavi<br />

può non essere rispettato, con divergenze tra obiettivi reddituali e redditività effettiva della<br />

gestione d'impresa». Inoltre BRUSA-DEZZANI, Budget, p. 304 osservano: «Quest'ultima<br />

parte del budget è la parte più incerta e complessa, poiché si riferisce ad attività pressoché<br />

sconosciute, di cui non si possono prevedere né i costi né i ricavi. Essa si traduce in un<br />

impegno, preso dai vari enti aziendali, ed in particolare dal marketing, di utilizzare adeguatamente<br />

la capacità disponibile. Ad esempio, potrebbe presentarsi questa situazione:<br />

si sa che restano scoperte ore di mano d'opera diretta il cui costo complessivo è pari a 100<br />

milioni. Allora si fissa l'obiettivo di acquisire commesse il cui ricavo totale sia in grado di<br />

coprire, oltre a certi costi diretti di cui per ora non si può stimare l'entità (ad esempio i<br />

materiali), almeno quei 100 milioni. Oppure si potrebbe porre l'obiettivo di coprire anche<br />

una quota delle spese generali, e così via. Spesso, per tali commesse, si esprimono gli obiettivi<br />

in termini di margine globale dei progetti da acquisire».<br />

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