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quanto riunisce i costi indiretti in categorie omogenee e ad ognuna di essa<br />
applica uno specifico coefficiente di allocazione ritenuto più idoneo a rappresentare<br />
la realtà aziendale.<br />
Il metodo basato sui coefficienti di allocazione si basa su un iter procedurale<br />
suddiviso in due fasi: la prima fase vede l’imputazione dei costi<br />
indiretti o ai centri di produzione, che svolgono l’attività di produzione o di<br />
assemblaggio di un prodotto o ai centri ausiliari (o di servizio), che svolgono<br />
funzioni di supporto ai centri di produzione41 attraverso l’utilizzo di uno<br />
o più coefficienti di allocazione, sempre in questa fase i costi indiretti attribuiti<br />
ai centri ausiliari e funzionali vengono imputati ai centri di produzione.<br />
La seconda fase consiste invece nell’imputazione dei costi indiretti dai<br />
centri di produzione allo specifico prodotto.<br />
È possibile rappresentare graficamente questo iter procedurale:<br />
41 BRUSA–FOCHI, Contabilità dei costi, p. 47 individuano un’ulteriore categoria di centri di<br />
costo, ossia quelli funzionali che: «corrispondono alle funzioni aziendali diverse dalla<br />
produzione (direzione commerciale, direzione amministrativa, ecc) e accolgono costi sovente<br />
sostenuti per l’impresa nel suo insieme, difficilmente ricollegabili ai prodotti». Osservando<br />
in merito ai costi commerciali, amministrativi, vari generali, p. 53: «La loro imputazione<br />
ai centri funzionali – ai fini del corretto calcolo del costo di prodotto – si giustifica<br />
quando attraverso questo passaggio il contributo dei vari fattori all’ottenimento del<br />
prodotto si misura più attendibilmente, altrimenti tanto vale evitarlo. Lo stesso dicasi per<br />
il ribaltamento dei centri funzionali sui centri produttivi: esso ha un senso quando è misurabile<br />
il servizio dato dai primi ai secondi, una volta dimostrato che i centri funzionali<br />
operano al servizio dei centri produttivi (ad esempio un ufficio di amministrazione del<br />
personale); se però i centri funzionali operano per l’azienda nel suo insieme o erogano<br />
servizi che con i centri produttivi non hanno alcun nesso causale, è più opportuno e semplice<br />
evitare il ribaltamento in questione».<br />
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