PDF (Full text)
PDF (Full text)
PDF (Full text)
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
disfacente non dando seguito al proprio ordine, oppure la fissazione di un<br />
prezzo troppo basso che ex-post si dimostrerà insufficiente alla copertura<br />
completa dei costi sostenuti causando o un risultato economico negativo<br />
oppure una riduzione del margine di profitto causando una redditività inferiore<br />
rispetto al target dell’impresa.<br />
Le stime, inoltre, dovranno essere il più possibile oggettive, detto in<br />
altri termini i soggettivi che devono elaborare le previsioni sui costi non<br />
devono essere influenzati da eccessivo ottimismo, o all’inverso essere pessimisti.<br />
In caso di eccessiva prudenza, infatti, si tenderanno a stimare costi<br />
più elevati rispetto a quelli che effettivamente potrebbero essere sostenuti<br />
causando o la fissazione di un prezzo troppo elevato che renderà la proposta<br />
al cliente scarsamente competitiva oppure la non accettazione della<br />
commessa; al contrario, se i valutatori sono spinti da eccessivo ottimismo<br />
si tenderanno a stimare costi più bassi di quelli che ragionevolmente potrebbero<br />
essere assorbiti per la realizzazione della commessa comportando<br />
o l’accettazione della produzione anche se l’alternativa migliore sarebbe<br />
stata quella di rifiutare la lavorazione oppure la fissazione di un prezzo di<br />
vendita che a posteriori si rivelerà inadeguato per la redditività<br />
dell’impresa 58.<br />
2.4.1. LA FISSAZIONE DEL PREZZO DI VENDITA.<br />
La predisposizione del preventivo d’offerta, come in precedenza ricordato,<br />
ha tra i suoi obiettivi quello di determinare il prezzo di vendita<br />
che l’impresa deve applicare al proprio cliente. L’attività di valorizzazione<br />
dei costi preventivi riveste un ruolo di rilevante innanzitutto per il succes-<br />
58 Inoltre CREMONESI, Il controllo, p. 72 osserva: «È bene tener presente che il preventivo<br />
ideale non esiste perché per necessità pratiche le attività ed i costi elementari sono sempre<br />
a loro volta il risultato di attività ancora più elementari che il preventivista convenzionalmente<br />
raggruppa in un’unica attività cui assegna una produttività ed un costo che considera<br />
elementari. La prima cosa da fare per un’azienda è quindi decidere per i suoi fini<br />
qual è il massimo dell’analisi che in sede di preventivo ideale le conviene fare e non lasciare<br />
che ciascun preventivista faccia a modo suo. (…) Ciascuna azienda deve trovare il giusto<br />
mezzo adeguando la spaccatura delle analisi alle sue effettive necessità. Non è sempre vero<br />
che un preventivo tanto più è analizzato in dettaglio tanto più è corretto».<br />
61