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URLA AL BUIO 18_6_2012:PUCCINI 8_11_2008 18/06/12 14.36 Pag<strong>in</strong>a 101<br />
SEBASTIANO MILAZZO. Lo vogliamo chiamare Stato di Diritto quello che<br />
obbliga la magistratura a chiedere le <strong>in</strong>formazioni necessarie per decidere<br />
sulla concessione dei benefici al Carcere e alla Polizia, senza obbligare<br />
queste a fornire <strong>in</strong>formazioni vere e reali, consentendo loro di<br />
fornire <strong>in</strong>formazioni <strong>in</strong> prestampati uguali per tutti?<br />
Imporre al magistrato di decidere su delle valutazioni (vere) che si<br />
sa <strong>in</strong> anticipo che non arriveranno mai, significa togliere alla magistratura<br />
il compito di decidere, affidandolo <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i reali alla totale<br />
discrezionalità ad organi che per loro natura tengono conto di logiche<br />
repressive.<br />
In pratica la magistratura di sorveglianza è stata relegata, nel caso<br />
dell’ergastolo, a svolgere il ruolo di giudice delle “esecuzioni capitali”.<br />
“Esecuzioni” che si vogliono giustificare con il fatto che l’ostatività si<br />
applica nei confronti di chi è stato condannato per reati gravissimi.<br />
Può essere considerato Stato di Diritto quello che dice: “Se collabori<br />
le porte del carcere si aprono immediatamente”? Questo non significa<br />
forse costr<strong>in</strong>gere chi, <strong>in</strong> ipotesi, assass<strong>in</strong>o non è, a rimanere <strong>in</strong>gabbiato<br />
s<strong>in</strong>o alla morte per ciò che non è <strong>in</strong> grado di fornire?<br />
Lo vogliamo chiamare Stato di Diritto quello che tratta gli <strong>in</strong>dividui<br />
come fossero fatti con lo stamp<strong>in</strong>o, penalizzando proprio quei condannati<br />
che hanno fatto una revisione critica del loro passato, lasciati<br />
macerare oltre il necessario nel rammarico di non poter mettere a<br />
frutto positivamente le loro esperienze negative aff<strong>in</strong>ché le storie non<br />
si ripetano con i figli, consentendo loro, quando lo meritano, di poterli<br />
guidare <strong>in</strong> un percorso di vita fatto di legalità?<br />
LUIGI PECICCIA. Nel carcere non viene rispettato niente, tanto chi è che<br />
se ne accorge? Nessuno… E primariamente non vengono osservati i<br />
diritti della salute, e ora che questo è di competenza delle USL è ancora<br />
peggio. Non c’è bisogno che la spieghi io questa carenza, perché<br />
già i cittad<strong>in</strong>i si scontrano ogni giorno con l’<strong>in</strong>efficienza della Usl, figuriamoci<br />
i detenuti, che sono malvisti dalla società…<br />
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