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URLA AL BUIO 18_6_2012:PUCCINI 8_11_2008 18/06/12 14.36 Pag<strong>in</strong>a 70<br />
familiari. Tutto gira <strong>in</strong>torno alla propria famiglia, dalla gioia al dolore<br />
più tremendo, come può essere la perdita di un familiare. La famiglia<br />
è il fuoco della casa e un dolce tepore, una carezza, il bacio di una<br />
mamma. La famiglia mi dona tutto l’amore possibile e immag<strong>in</strong>abile,<br />
mi trasmette sempre e comunque la serenità dell’anima.<br />
L’anima di un ergastolano ostativo racchiude dentro di sé tutti i ricordi<br />
più belli: la fanciullezza, il profumo dei ricordi che non si possono<br />
esprimere con parole. La felicità non si acquista, non sta nelle<br />
apparenze: ognuno di noi la costruisce <strong>in</strong> ogni istante della vita con il<br />
proprio cuore. Si cerca nel proprio cuore di dare delle risposte più s<strong>in</strong>cere<br />
al tempo che passa <strong>in</strong>esorabilmente. Pensi e ripensi un fermo immag<strong>in</strong>e,<br />
momenti di debolezza e crudeltà allo stesso tempo. La coscienza<br />
non dorme mai.<br />
Ma per me sarà difficile avere una mia famiglia, visto che metà dei<br />
miei anni li vivo dentro 4 mura notte e giorno senza f<strong>in</strong>e.<br />
Ci penso spesso, come sarebbe stata la mia vita con una moglie e dei<br />
figli da crescere. Oggi ho 40 anni e f<strong>in</strong>e pena mai.<br />
Qui <strong>in</strong> carcere tutti ci sentiamo dei figli, mariti, fratelli… Un pensiero<br />
costante è ricevere una lettera dal figlio, dalla figlia, dal fratello,<br />
perché <strong>in</strong> esse ci sono racchiuse parole che ti spezzano il cuore, i sentimenti<br />
più veri escono e crescono come rose. E queste gocce di parole<br />
spesso e volentieri le condividi con il compagno di cella o con l’amico<br />
sfortunato o fortunato come te.<br />
I miei errori, o le scelte, di cui gli altri mi accusano, ricadono sulla<br />
mia famiglia, volente o nolente. E così anche loro scontano la mia<br />
stessa condanna perpetua. Non si può tornare <strong>in</strong>dietro, ma si cerca<br />
sempre con tutte le forze di migliorare per il futuro. Se ci sarà mai un<br />
futuro, per tanti di noi.<br />
ANGELO SALVATORE VACCA. I miei genitori si sono separati quando avevo<br />
solo 8 giorni e venni affidato alla nonna paterna. Questo accadde perché<br />
mio padre era un tipo violento e molto manesco, ma solo con le<br />
donne. Mia madre dopo anni di sofferenze e sopportazione scappò<br />
via, lasciandomi <strong>in</strong> ospedale. In seguito venne a riprendermi senza<br />
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