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URLA AL BUIO 18_6_2012:PUCCINI 8_11_2008 18/06/12 14.36 Pag<strong>in</strong>a 185<br />
Siamo di fronte alla questione più importante della cultura della verità:<br />
la confessione cui segue il pentimento, la sua pena e il diritto. Occorre<br />
ripeterlo: il diritto alla pena non è un paradosso. F<strong>in</strong> quando la<br />
pena resta una punizione, non si potrà dire dell’educazione. Non ci<br />
sarà restituzione. Non ci sarà perciò Giustizia nel Diritto che non restituisce.<br />
Ho letto tante volte i libri di Agost<strong>in</strong>o, le Confessioni. Ne ho più di<br />
un’edizione tra i miei libri. Confesso, è il caso di scrivere, che non ne<br />
avevo compreso il senso f<strong>in</strong>o a quando non mi trovai di fronte Giuseppe.<br />
Mi chiese un colloquio personale, fuori del gruppo di classe del<br />
corso di filosofia. Non chiedo mai delle azioni personali, delle colpe e<br />
dei reati. Le persone sono chi e come sono nel loro volto, <strong>in</strong> presenza.<br />
Nel tempo <strong>in</strong> cui siamo gli uni con gli altri. Giuseppe volle quel colloquio.<br />
Con mia sorpresa, mi raccontò tutto quello che lo aveva portato<br />
<strong>in</strong> carcere. Non gli avevo chiesto niente. Giuseppe però sentiva il<br />
bisogno, doveva dirmi tutto quello che era stato. Capii allora il senso<br />
della confessione. Era per stare <strong>in</strong> una relazione di amicizia vera, per<br />
consegnarsi a quel che rappresentavo come regola di una relazione di<br />
verità. Tenermi nascosta la sua storia sarebbe stato come avermi <strong>in</strong>gannato<br />
e se io avessi smesso di <strong>in</strong>contrarlo come prima dopo il suo<br />
racconto, lo avrei <strong>in</strong>gannato. La nostra sarebbe stata una relazione<br />
strumentale, non vera, non educativa, non di cura. Non poteva nascondermi<br />
nulla, confessarsi equivaleva a liberarsi e consegnarsi ad<br />
un’espressione della regola di giustizia che si esprimeva nella relazione<br />
di amicizia segnata dalla filosofia. Senza <strong>in</strong>teresse. Di verità. Di<br />
esposizione. Sarebbe poi stato a me mantenere quella regola di relazione<br />
senza <strong>in</strong>frangerla e smentirla.<br />
Capii solo allora la verità delle Confessioni di Agost<strong>in</strong>o. Le scrisse per<br />
consegnarsi alla regola di relazione che imponeva la sua fiducia <strong>in</strong><br />
Dio. Senza, non avrebbe potuto sentirsi accettato né mantenere il legame<br />
di fede. Confessarsi è parlare apertamente con l’altro che ti<br />
ascolta e rilegarsi nella sua relazione assumendo la regola di amicizia<br />
e di fiducia. È come rilegarsi allo stesso modo di un libro, come le<br />
Confessioni, appunto, e trovarsi rilegato rispettando un ord<strong>in</strong>e di di-<br />
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