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URLA AL BUIO 18_6_2012:PUCCINI 8_11_2008 18/06/12 14.36 Pag<strong>in</strong>a 154<br />
doloroso perdonare che chiedere giustizia per pretendere vendetta.<br />
L’uomo dovrebbe essere più dei reati che ha commesso, perché il male<br />
si sconfigge con il bene e non con altro male.<br />
Nella vendetta, anche quando è prevista dalla legge e dal consenso<br />
popolare, non ci potrà mai essere giustizia. Invece può nascere più bene<br />
dal perdono che dalla certezza della pena.<br />
Chi cerca giustizia non dovrebbe desiderare il male degli autori dei<br />
reati. Invece molte persone chiedono giustizia, ma <strong>in</strong> realtà vogliono<br />
vendetta perché chi cerca veramente giustizia dovrebbe chiedere solo<br />
la verità processuale del reato che ha subìto.<br />
Se vuoi veramente punire un crim<strong>in</strong>ale, perdonalo, se <strong>in</strong>vece lo vuoi<br />
fare sentire <strong>in</strong>nocente, tienilo dentro. Il perdono ti punisce più di<br />
qualsiasi pena.<br />
Per questo molti crim<strong>in</strong>ali hanno più paura del perdono che della<br />
vendetta sociale.<br />
Una pena senza perdono, senza speranza, una pena disumana come<br />
il carcere a vita senza possibilità di liberazione, non potrà mai rieducare<br />
nessuno.<br />
L’ergastolo ostativo irrevocabile assume il significato della vendetta<br />
come la pena di morte.<br />
Dopo molti anni non dovrebbe importare a nessuno chi eravamo,<br />
sarebbe più importante sapere chi siamo adesso.<br />
Neppure Dio potrebbe condannare una persona per sempre.<br />
Se lo facesse, smetterebbe di essere Dio e diventerebbe solo una persona<br />
“perbene” con la fed<strong>in</strong>a penale pulita e che va tutte le domeniche<br />
a messa.<br />
CARMELO MUSUMECI (agosto 2011)<br />
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