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URLA AL BUIO 18_6_2012:PUCCINI 8_11_2008 18/06/12 14.36 Pag<strong>in</strong>a 68<br />

na a delle scorrettezze, sapendo del perdono assicurato e <strong>in</strong>condizionato<br />

che elargisce. Essa rimane il fulcro della vita e del senso di appartenenza,<br />

senza la quale non potremmo vivere, ci sentiremmo pesci<br />

fuor d’acqua, anime <strong>in</strong> un limbo, esseri senza volto.<br />

Il ricordo della famiglia è un miscuglio di sentimenti: rimpianto,<br />

rancore, serenità, oppressione… secondo l’età. Io da bamb<strong>in</strong>o ero felice<br />

e sereno, ma sentivo l’oppressione della famiglia quando mi si negava<br />

una maggiore libertà, come se volessero privarmi della gioia di<br />

vivere allegramente. Oggi capisco le loro decisioni!<br />

Se non provo rancore per nessuno, il rimpianto per me è come un<br />

fastidioso <strong>in</strong>setto, che ti tormenta tutti i santi giorni. Perché? Il dolore<br />

dato ai familiari per lo status quo mi fa soffrire sapendo che soffrono.<br />

Ogni ricordo piacevole, oppure assistere alla proiezione di un film<br />

romantico, trasportano il mio cuore <strong>in</strong> un vortice sempre più str<strong>in</strong>gente,<br />

facendo scorrere la mia vita passata con la mia famiglia come<br />

<strong>in</strong> un film. E si soffre e si gioisce.<br />

Per vivere il presente decorosamente bisognerebbe avere la forza di<br />

annullare le emozioni e i sentimenti che ci legano alle persone amate.<br />

Essendo difficile, se non impossibile, il presente è un trauma perenne,<br />

come un girone dell’Inferno di Dante. La colpa della loro sofferenza<br />

poggia su di noi come una Spada di Damocle, perché ci sentiamo responsabili<br />

degli eventi, anche quando ci sentiamo <strong>in</strong>colpevoli.<br />

Il futuro? buio totale, tunnel senza uscita…<br />

Il carcere non è una famiglia, ma un agglomerato di persone che<br />

cercano di tollerarsi a vicenda. Tutti cerchiamo di sostenere chi è più<br />

debole (fisicamente, mentalmente, economicamente ecc…) come<br />

meglio si può, ma non c’è creazione di una nuova famiglia <strong>in</strong> carcere.<br />

Sarebbe uno schiaffo moralmente <strong>in</strong>sopportabile per chi vive e convive<br />

con il dolore causato ai suoi cari. Sono <strong>in</strong>sostituibili!<br />

Molti sostengono che la vita familiare e coniugale sia “un carcere”?<br />

Beh, chi non conosce il vero carcere può dire quello che vuole, ma sarebbe<br />

uno sbaglio sentirsi carcerati solo perché non si riescono a risolvere<br />

alcuni problemi. Vero è che la società si evolve troppo rapidamente<br />

e non è facile starle dietro, ma se <strong>in</strong> una coppia, famiglia o unione di<br />

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