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URLA AL BUIO 18_6_2012:PUCCINI 8_11_2008 18/06/12 14.36 Pag<strong>in</strong>a 130<br />

nefici così come le loro famiglie, resta sempre un reato commesso da<br />

m<strong>in</strong>orenni nella mente lucida e preda della giov<strong>in</strong>ezza. 2 – non sono<br />

del Sud e qu<strong>in</strong>di l’op<strong>in</strong>ione pubblica accetta il loro reato ma non la<br />

colpa o il rimorso che prima o poi espieranno davanti a Dio onnipotente.<br />

3 – per noi gente del Sud basta un niente, non solo perché già<br />

<strong>in</strong> partenza si suppone che abbiamo commesso il reato, ma poi subito<br />

si <strong>in</strong>izia con la storia “presi i mafiosi di Tizio e Caio”, subito fanno<br />

un processo nel processo e, per qualsiasi punto un uomo si voglia o si<br />

possa difendere, si condanna all’ergastolo, che diventa ostativo; e questo<br />

lo dico come op<strong>in</strong>ione personale visto che al sottoscritto, più cercava<br />

di difendersi, e più gli hanno tolto vita ed esistenza.<br />

SEBASTIANO MILAZZO. L’op<strong>in</strong>ione pubblica accetta di perdonare Omar,<br />

perché è stato rappresentato come chi ha avuto un attimo di blackout<br />

nel cervello e la gente ha f<strong>in</strong>ito di vedere <strong>in</strong> Omar la propria immag<strong>in</strong>e<br />

riflessa.<br />

Anche i coniugi di Erba, se sono realmente colpevoli, hanno commesso<br />

qualcosa di atroce come Omar e Erica, ma nessuno accetterebbe<br />

il fatto che possano cambiare, perché la reazione della gente dipende<br />

dal modo <strong>in</strong> cui viene presentata la notizia.<br />

Lo stesso discorso vale per chi è stato condannato per reati di mafia.<br />

Anche quando non c’è stato niente, nei suoi confronti realtà e<br />

f<strong>in</strong>zione si equivalgono per tutto quel gioco di circostanze che gli<br />

costruiscono <strong>in</strong>torno politici, scrittori, pensatori di corte e tribuni<br />

d’ogni genere, i quali, anche quando le circostanze non lo giustificano,<br />

descrivono universi di eventi e di misteri, op<strong>in</strong>ioni, e pregiudizi,<br />

per poi ridurre la complessità <strong>in</strong> uno slogan che crea un clima d’attesa<br />

del peggio che deve ancora venire, per creare quel clima di ansia<br />

e di paura che rende sempre più florida l’<strong>in</strong>dustria più grande<br />

che oggi esiste <strong>in</strong> Italia, l’<strong>in</strong>dustria dell’antimafia, utile anche per alzare<br />

una cort<strong>in</strong>a fumogena sugli scandali pubblici forniti dalla cronaca<br />

quotidianamente.<br />

Provate a contare quante volte viene pronunciata ogni volta <strong>in</strong> Italia<br />

la parola mafia sui media e poi provate a contare quante di quelle<br />

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