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URLA AL BUIO 18_6_2012:PUCCINI 8_11_2008 18/06/12 14.36 Pag<strong>in</strong>a 43<br />
mettendo altri al suo posto. Nessuno pensa mai che <strong>in</strong> carcere ci sono<br />
tanti <strong>in</strong>nocenti, accusati dai vari “Scarant<strong>in</strong>i”. 3<br />
Credo che per tutti coloro che hanno fatto questa scelta, i motivi siano<br />
grosso modo gli stessi, e tra questi i timori di creare problemi ai familiari,<br />
farli strappare dal contesto <strong>in</strong> cui sono nati e vivono; anche l’aver<br />
visto e provato le sofferenze e le lacerazioni di chi ha collaborato.<br />
Spesso i reati sono stati commessi <strong>in</strong>sieme ad amici con cui si è cresciuti<br />
f<strong>in</strong> da bamb<strong>in</strong>i, come si fa a tradire un amico che ormai è un fratello?<br />
Non vedo non sento, non parlo …e se fosse proprio questo che<br />
vuole lo Stato?<br />
SALVATORE GUZZETTA. Questo mi fa ricordare una barzelletta che mi ha<br />
raccontato un caro amico: un poliziotto per sbaglio spara, <strong>in</strong>vece di<br />
colpire un ladro colpisce un collega, un siciliano che aveva assistito alla<br />
scena viene arrestato, al commissariato l’ispettore <strong>in</strong>terroga l’uomo,<br />
<strong>in</strong>com<strong>in</strong>cia a imprecare: “Ti farò dare l’ergastolo se non mi dici cosa<br />
hai visto. Come sono andate le cose?”. Il siciliano imperterrito: “Ispettore<br />
iù nenti vitti nenti s<strong>in</strong>tii, e nenti sacciu, e si c’eru durmia!!”. L’ispettore<br />
lo guarda: “Puoi andare, caso risolto, è stato il ladro a uccidere<br />
il collega”. Questo succedeva una volta, oggi i tempi sono cambiati,<br />
e sono cambiati anche i siciliani.<br />
PASQUALE DE FEO. La settimana scorsa c’era un articolo sul quotidiano<br />
“la Repubblica”: un giudice dichiarava che doveva prosciogliere il comandante<br />
del carcere di Termoli 4 , che aveva affermato che i detenuti<br />
3 Il riferimento è a V<strong>in</strong>cenzo Scarant<strong>in</strong>o, pentito chiave del primo processo per la<br />
strage <strong>in</strong> cui fu ucciso il giudice Paolo Borsell<strong>in</strong>o. Scarant<strong>in</strong>o aveva <strong>in</strong>izialmente confessato<br />
di avere partecipato alla strage e si era accusato di aver procurato l’auto poi<br />
imbottita di tritolo che è costata la vita al giudice e ai c<strong>in</strong>que uom<strong>in</strong>i della scorta. Le<br />
prime condanne sono venute proprio <strong>in</strong> seguito alle sue dichiarazioni. La sua vicenda<br />
è accompagnata da molti colpi di scena. In seguito Scarant<strong>in</strong>o è stato smentito da<br />
un altro pentito, Gaspare Spatuzza, ed è lo stesso Scarant<strong>in</strong>o che davanti ai giudici<br />
del processo bis torna sui suoi passi.<br />
4 Il riferimento è all’archiviazione del caso relativo alla denuncia di un pestaggio che<br />
sarebbe avvenuto nel carcere di Castrogno (Teramo). Una prova audio non è stata<br />
considerata sufficiente.<br />
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