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URLA AL BUIO 18_6_2012:PUCCINI 8_11_2008 18/06/12 14.36 Pag<strong>in</strong>a 47<br />
Le celle dell’Assass<strong>in</strong>o dei Sogni dell’As<strong>in</strong>ara erano allocate nella<br />
parte meno illum<strong>in</strong>ata della prigione. Più che celle sembravano tombe.<br />
L’aria sapeva di chiuso e di muffa. Mancava l’aria e la luce. Dalla<br />
f<strong>in</strong>estra della cella si poteva vedere solo una fetta di cielo. La parte più<br />
alta. Nella f<strong>in</strong>estra c’erano doppie file di sbarre e poi per completare<br />
l’opera una rete metallica fitta. L’acqua non era potabile e veniva giù<br />
marrone.<br />
Lì ho studiato per non impazzire, quando oltre al regime di tortura<br />
del 41 bis mi hanno applicato anche l’isolamento diurno, restando<br />
isolato da tutti e da tutto 24 ore su 24. Ho studiato per corrispondenza<br />
perché non potevo ricevere libri e il mio tutore, Giuliano Capecchi,<br />
maestro <strong>in</strong> pensione, mi mandava qualche pag<strong>in</strong>a di libro dentro le<br />
lettere.<br />
Non avevo nessuna attività. A quel tempo il regime di tortura del 41<br />
bis non prevedeva nessuna attività culturale, sportiva, lavorativa. Si<br />
viveva da cane <strong>in</strong> un canile.<br />
La differenza con le altre carceri? Il giorno con la notte. Vorrei che<br />
diventasse un museo per ricordare a tutti cosa è stato l’As<strong>in</strong>ara.<br />
Si sa molto su cosa è accaduto cento, c<strong>in</strong>quecento, mille anni fa, ma<br />
si sa pochissimo su cosa è accaduto venti, dieci, c<strong>in</strong>que anni fa e non<br />
si sa nulla di quello che sta accadendo adesso.<br />
Cronaca di un arrivo…<br />
DAL RACCONTO DI GIOVANNI FARINA, aprile 2010. Il giorno <strong>in</strong> cui mi è stata comunicata<br />
la declassificazione dall’art. 41 bis nell’Istituto di pena di<br />
Spoleto sono stato spostato a un altro reparto e chiuso <strong>in</strong> cella di isolamento.<br />
Dopo 5 giorni sono stato caricato <strong>in</strong> un furgone bl<strong>in</strong>dato<br />
con due za<strong>in</strong>etti a tracolla che contenevano pochi oggetti per l’igiene<br />
personale e della biancheria. Nella celletta bl<strong>in</strong>data che c’era all’<strong>in</strong>terno<br />
del furgone bl<strong>in</strong>dato potevo stare seduto <strong>in</strong> una sola posizione.<br />
Dopo un viaggio di 11 ore sono arrivato all’istituto di pena di Catanzaro.<br />
Ero stato allontanato dalla mia famiglia più di mille chilometri.<br />
Nel magazz<strong>in</strong>o del carcere, dopo avermi spogliato e perquisito mi<br />
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