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URLA AL BUIO 18_6_2012:PUCCINI 8_11_2008 18/06/12 14.36 Pag<strong>in</strong>a 147<br />
il presente allo Stato, il futuro al popolo, ma il nostro popolo non ha<br />
mai imparato cos’è il perdono e se sbagliate, per voi, non ci sarà più<br />
nessun futuro.<br />
SEBASTIANO MILAZZO. Io direi una parola detta, credo, da Eduardo De Filippo:<br />
Jativ<strong>in</strong>ni, s<strong>in</strong>o a che siete <strong>in</strong> tempo, da quelle terre che vi fanno<br />
crescere soli, se non ve ne andate rimarrete sempre degli strumenti<br />
utili a chi saccheggia le vostre terre, le vostre città e le vostre vite, approfittando<br />
del sapere del vero, del sapere del giusto, del sapere del<br />
buono che, non a caso, cont<strong>in</strong>uano a non darvi.<br />
Dell’uccidere, guardando al passato<br />
DOMENICO PACE. La leggenda dice che il primo omicidio è avvenuto tra<br />
due fratelli “Abele e Ca<strong>in</strong>o” e si è protratto nel tempo f<strong>in</strong>o ai giorni nostri.<br />
Commettere un tale fatto è aberrante, ma tali eccidi non sono term<strong>in</strong>ati<br />
e lo dimostrano i fatti recenti dove i figli uccidono i genitori e<br />
viceversa. Nessuno può dire: Io di questo pane non ne mangio.<br />
GIOVANNI ZITO. Le guerre, qu<strong>in</strong>di la storia si pone domande su domande.<br />
Si cambia il metodo, la formula, ma uccidere resta un fatto sia di<br />
storia e sia di sopravvivenza, che si v<strong>in</strong>ca o si perda l’essere umano<br />
combatte da sempre <strong>in</strong> modo sbagliato o crudele che sia. L’<strong>in</strong>izio sono<br />
stati Ca<strong>in</strong>o e Abele, due fratelli. Ancora oggi ci sono guerre nel<br />
mondo e quello che mostrano nella TV sono solo le briciole di un<br />
mondo che piange i suoi morti nella conv<strong>in</strong>zione della democrazia,<br />
perché così dicono tutti. È solamente ipocrisia. Perché ogni morte è<br />
devastante da ogni punto di vista si voglia vedere e capire. Forse sarebbe<br />
anche ora di togliere queste bende dagli occhi e guardare bene<br />
dentro l’anima di un popolo.<br />
GIOVANNI MARCO AVARELLO. In epoche passate si uccideva di più per svariati<br />
motivi, per esempio per eseguire un ord<strong>in</strong>e del superiore (<strong>in</strong><br />
guerra), per sopravvivere alla fame, per non essere sopraffatti, per se-<br />
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