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URLA AL BUIO 18_6_2012:PUCCINI 8_11_2008 18/06/12 14.36 Pag<strong>in</strong>a 137<br />

che hanno alle spalle già sono fuori, e fra di noi (uom<strong>in</strong>i ombra con<br />

l’ergastolo ostativo) ci sono giovani che per aver venduto una pistola<br />

si trovano <strong>in</strong> carcere con un “f<strong>in</strong>e pena mai”. Questa non è giustezza<br />

né mai lo sarà.<br />

PAOLO AMICO e ALFREDO SOLE. …di cosa stiamo parlando, di quale pentimento?<br />

Forse che chi ha commesso questi reati deve stare libero perché<br />

“pentito”, e chi non ha commesso reati dello stesso genere, ma che<br />

non collabora, deve anche pagare le loro colpe? Giustamente si chiede:<br />

“Come potrebbe essere perdonata una persona del genere?”. Ma è<br />

stato già fatto! Sono quei “pentiti” di cui tanto l’Italia si gloria.<br />

ALFIO FICHERA. …risponderei che lo Stato italiano è stato capace di perdonare<br />

stragi come quelle di Bologna… 2 Io, che non ho mai disciolto<br />

nell’acido nessuno, non porrei la questione sotto l’aspetto del “perdono”,<br />

bensì io Stato e popolo mi prenderei una parte di responsabilità<br />

per non aver saputo prevenire ed evitare che taluni fatti crim<strong>in</strong>osi si<br />

verificassero. Non cavalcherei il fenomeno del disagio per costruirvi<br />

sopra lum<strong>in</strong>ose carriere. Il crim<strong>in</strong>e colpisce quasi allo stesso modo chi<br />

lo subisce e chi lo commette, e negli ultimi 20 anni abbiamo visto che<br />

la strada della sola repressione non è servita che ad amplificare il fenomeno.<br />

Rimane di rimuovere le condizioni di <strong>in</strong>giustizia economica<br />

e sociale, se vogliamo davvero liberarci tutti.<br />

GIUSEPPE PULLARA. Il perdono a tale gente non può essere dato, ma nemmeno<br />

gli si può dare una morte silenziosa agli occhi dell’op<strong>in</strong>ione<br />

pubblica, per torturarlo psicologicamente tutti i giorni togliendogli la<br />

2 Nel 2004 Il Tribunale di sorveglianza di Roma concede la libertà condizionata a Valerio<br />

Fioravanti, condannato all’ergastolo per la strage di Bologna, beneficio previsto<br />

qualora “il detenuto abbia tenuto un comportamento tale da far ritenere sicuro il suo<br />

ravvedimento”. Nel 2008 Francesca Mambro, condannata all’ergastolo per quella<br />

strage, ottiene la libertà condizionata, e a Luigi Ciavard<strong>in</strong>i, condannato a 30 anni di<br />

carcere, è concessa la semilibertà. Al term<strong>in</strong>e dei c<strong>in</strong>que anni di libertà condizionata,<br />

Valerio Fioravanti torna <strong>in</strong> libertà.<br />

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