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03 comunic / libere /1 - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed ...

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COMUNICAZIONI - TEMI LIBERI G Ital M<strong>ed</strong> Lav Erg 20<strong>03</strong>; 25:3 Suppl<br />

126 www.gimle.fsm.it<br />

• ha <strong>di</strong>ritto ad una formazione specifica (in base all’art. 19, lett. G) <strong>ed</strong><br />

all’art. 22.4) conseguita attraverso un programma base <strong>di</strong> 32 ore comprendente<br />

(come da dm 16/1/97, G.U. 3/2/97, n. 27): 1) conoscenze<br />

generali sugli obblighi e <strong>di</strong>ritti previsti dalla normativa in materia <strong>di</strong><br />

igiene e sicurezza <strong>del</strong> lavoro; 2) conoscenze generali sui rischi <strong>del</strong>l’attività<br />

e sulle relative misure <strong>di</strong> prevenzione e protezione; 3) metodologie<br />

sulla valutazione <strong>del</strong> rischio; 4) metodologie minime <strong>di</strong> <strong>comunic</strong>azione.<br />

• Nell’assegnare il lavoro al Rls va rispettato il tempo riconosciutogli<br />

necessario a svolgere l’incarico, affinché non si determini una per<strong>di</strong>ta<br />

<strong>di</strong> retribuzione (art. 19.2).<br />

Negli anni successivi all’entrata in vigore <strong>del</strong> D. Lgs. 626/94, l’attuazione<br />

<strong>di</strong> tale normativa ha incontrato non poche <strong>di</strong>fficoltà, legate in<br />

parte alla marcata innovazione <strong>del</strong>la stessa, in parte alle oggettive <strong>di</strong>fficoltà<br />

(talvolta non sempre giustificate) attuative all’interno <strong>del</strong>le aziende,<br />

vuoi per i costi economici, vuoi per i problemi organizzativi.<br />

A questo stato <strong>di</strong> cose non è sfuggita neanche la figura <strong>del</strong> rappresentante<br />

dei lavoratori. Tanto che ancora a metà <strong>del</strong>l’anno 2000 i rappresentanti<br />

dei lavoratori per la sicurezza erano presenti solo in una parte<br />

<strong>del</strong>le realtà lavorative <strong>del</strong> nostro paese. In effetti erano presenti soprattutto<br />

nelle aziende <strong>di</strong> me<strong>di</strong>a e grande <strong>di</strong>mensione, in casi rari in quelle piccole;<br />

tenendo in debito conto che in Italia il 95% <strong>del</strong>le aziende non impiega<br />

più <strong>di</strong> 9 addetti, comunque pari ad oltre il 40% <strong>di</strong> tutta la forza lavoro,<br />

ciò esprimeva in modo chiaro la situazione generale. Il Rls territoriale<br />

veniva raramente attuato; anche la <strong>di</strong>stribuzione geografica metteva<br />

in evidenza una maggiore carenza spostando la rilevazione dal nord al<br />

sud <strong>del</strong> paese.<br />

Il più <strong>del</strong>le volte il coinvolgimento <strong>del</strong> rappresentante per la sicurezza<br />

nella valutazione dei rischi e nell’in<strong>di</strong>viduazione e programmazione<br />

<strong>del</strong>le misure <strong>di</strong> prevenzione avveniva in modo solo formale, talora apertamente<br />

ostacolato (in<strong>di</strong>sponibilità a fornire il documento <strong>di</strong> valutazione<br />

dei rischi) e la stessa formazione <strong>del</strong> Rls per lo più consisteva nell’utilizzare<br />

il minimo <strong>del</strong> tempo stabilito (32 ore) “una tantum”.<br />

Tali situazioni facevano sì che pervenissero numerose segnalazioni<br />

da parte dei rappresentanti dei lavoratori al Ministero <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong> e <strong>del</strong>la<br />

Previdenza Sociale circa le <strong>di</strong>fficoltà e gli ostacoli frapposti dai datori <strong>di</strong><br />

lavoro in relazione alla possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre <strong>del</strong> documento <strong>di</strong> valutazione<br />

<strong>del</strong> rischio, sulla base <strong>di</strong> interpretazioni <strong>di</strong>scor<strong>di</strong> <strong>del</strong> dettato <strong>del</strong>l’art.<br />

19 comma 5 <strong>del</strong> 626/94, tanto che lo stesso Ministero <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong> re<strong>di</strong>geva<br />

una circolare (n. 40/2000), avente per oggetto: Partecipazione <strong>del</strong> rappresentante<br />

dei lavoratori per la sicurezza alla gestione <strong>del</strong>la sicurezza.<br />

Art. 19 <strong>del</strong> d.lgs. 19 settembre 1994, n. 626 e successive mo<strong>di</strong>fiche <strong>ed</strong> integrazioni.<br />

In tale circolare sono state riaffermate tutte le attribuzioni specifiche<br />

<strong>del</strong> rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, come normato dal pr<strong>ed</strong>etto<br />

art. 19; partendo già dalla Direttiva Cee 391/89, dove agli artt. 1 e<br />

11 viene fatto riferimento alla partecipazione attiva dei lavoratori, attraverso<br />

i loro rappresentanti. Infatti è stato riba<strong>di</strong>to il <strong>di</strong>ritto <strong>del</strong> Rls a:<br />

• Consultazione preventiva <strong>di</strong> verifica<br />

• Accesso ai luoghi <strong>di</strong> lavoro<br />

• Informazione e documentazione aziendale inerente la valutazione rischi<br />

• Partecipazione alla riunione perio<strong>di</strong>ca<br />

• Esaminare il documento valutazione rischi<br />

Nella parte finale <strong>del</strong>la stessa circolare sono state trattate le modalità<br />

<strong>del</strong>l’esame <strong>del</strong> documento valutazione rischi, confermando come il legislatore<br />

abbia demandato alla volontà <strong>del</strong>le parti l’in<strong>di</strong>viduazione <strong>del</strong>le<br />

modalità per l’esercizio <strong>del</strong>le funzioni elencate al comma 1 <strong>del</strong>l’art. 19 e<br />

d’altra parte al comma 5 ha <strong>di</strong>sciplinato <strong>di</strong>rettamente, senza operare rinvii<br />

alla contrattazione collettiva, la fruizione dl documento <strong>di</strong> valutazione<br />

dei rischi, stabilendo per il Rls il <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> accesso senza subor<strong>di</strong>narlo<br />

all’intervento <strong>del</strong>la contrattazione collettiva. Non è stata esclusa la possibilità<br />

<strong>di</strong> una regolamentazione contrattuale <strong>del</strong> <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> accesso, che ne<br />

definisca in modo più puntuale le modalità anche in relazione alla specificità<br />

dei singoli settori. Si ritiene quin<strong>di</strong> che la consegna <strong>del</strong> documento<br />

costituisca la migliore espressione <strong>del</strong> principio <strong>di</strong> collaborazione fra le<br />

parti, base <strong>del</strong> nuovo sistema <strong>di</strong> gestione <strong>del</strong>la sicurezza sul lavoro.<br />

La figura <strong>del</strong> rappresentante dei lavoratori assume oggi un significato<br />

<strong>ed</strong> un ruolo <strong>di</strong> fondamentale importanza in un sistema autoregolante<br />

nella sicurezza sul lavoro, dove è giusto che egli debba assumersi le responsabilità<br />

anche in tale campo, <strong>di</strong>venendo una figura <strong>di</strong> riferimento per<br />

tutti i lavoratori, <strong>di</strong>venendo altresì un soggetto centrale nell’interscambio<br />

<strong>di</strong> notizie e proposte (in tema <strong>di</strong> sicurezza) tra datore <strong>di</strong> lavoro e lavoratori<br />

<strong>ed</strong> apportando anche il suo contributo, ove richiesto, in quelle altre<br />

parti <strong>del</strong> sistema, concernenti i rapporti tra datore <strong>di</strong> lavoro e me<strong>di</strong>co<br />

competente e tra datore <strong>di</strong> lavoro e servizio prevenzione e protezione.

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