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03 comunic / libere /1 - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed ...

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COMUNICAZIONI - TEMI LIBERI G Ital M<strong>ed</strong> Lav Erg 20<strong>03</strong>; 25:3 Suppl<br />

184 www.gimle.fsm.it<br />

M.L. Pace, C. Tacconi, A. Silvestrelli 2 , A. Bussetti 1 , A. Siracusa 1<br />

Asma e rinite professionale da colofonia negli addetti alla produzione<br />

<strong>del</strong> linoleum<br />

Me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong> e Tossicologia Professionale e Ambientale, Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Perugia<br />

1 Allergologia Professionale e Ambientale, Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Perugia<br />

2 Me<strong>di</strong>co <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong>, Terni<br />

RIASSUNTO. Il d. lgsl. 626/’94 pone a carico <strong>del</strong> datore <strong>di</strong><br />

lavoro precisi obblighi <strong>di</strong> formazione e informazione nei<br />

confronti dei rappresentanti dei lavoratori e dei lavoratori. Le<br />

norme <strong>di</strong> “buona tecnica” da applicare nel realizzare<br />

interventi formativi sono: progettazione <strong>del</strong>l’intervento in<br />

rapporto ai bisogni formativi dei destinatari, utilizzazione <strong>di</strong><br />

metodologie in<strong>di</strong>rizzate a favorire l’appren<strong>di</strong>mento e<br />

l’adozione <strong>di</strong> comportamenti sicuri, approntamento <strong>di</strong><br />

strumenti valutativi. A tale scopo risultanto utili i contributi<br />

<strong>del</strong>le <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>scipline che hanno stu<strong>di</strong>ato la percezione e la<br />

<strong>comunic</strong>azione <strong>del</strong> rischio e l’<strong>ed</strong>ucazione degli adulti. Anche<br />

sulla base <strong>del</strong>le prime esperienze condotte in applicazione <strong>del</strong>la<br />

legge, sono proposti strumenti in<strong>di</strong>rizzati in particolare ai<br />

rappresentanti dei lavoratori, ai membri dei comitati<br />

paritetici, ai consulenti e agli stessi datori <strong>di</strong> lavoro, capaci <strong>di</strong><br />

favorire l’appren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> concetti complessi quali: i mo<strong>del</strong>li<br />

probabilistici <strong>di</strong> causalità, il ruolo dei fattori cognitivi <strong>ed</strong><br />

emotivi <strong>del</strong>l’appren<strong>di</strong>mento, le definizioni <strong>di</strong> agente<br />

cancerogeno elaborate dai <strong>di</strong>versi organismi nazionali <strong>ed</strong><br />

internazionali, il significato dei TLV nel caso <strong>di</strong> esposizione a<br />

cancerogeni, l’interazione tra cancerogeni in caso <strong>di</strong><br />

esposizioni multiple, la valutazione <strong>del</strong> rischio.<br />

Parole chiave: agenti cancerogeni, formazione dei lavoratori.<br />

ABSTRACT. www.gimle.fsm.it<br />

PROTECTION FROM CARCINOGENIC AGENTS THE DUTY OF TRAINING.<br />

Accor<strong>di</strong>ng to act 626/1994, employers have the duty to inform<br />

and train workers and their representatives. The implementation<br />

of training activities requires the following points: planning the<br />

training progra accor<strong>di</strong>ng to the ne<strong>ed</strong>s of the target population,<br />

use of the methods aim<strong>ed</strong> at promoting learning and the<br />

adoption of safe behaviour, setting-up of evaluation tools. The<br />

<strong>di</strong>sciplines of risk perception and communication and adult<br />

training may provide useful contribution in this frame. At the<br />

light of the preliminary experiences in this field, the importance<br />

of the following items for workers, workers representatives and<br />

employers is emphasiz<strong>ed</strong>: probabilistic causality mo<strong>del</strong>s, role of<br />

cognitive and emotional factors in the learning process,<br />

definition of carcinogenic accor<strong>di</strong>ng to national and<br />

internationals organisation, meaning of TLV with respect to<br />

carcinogenic exposure, interaction between carcinogens in the<br />

case of multiple exposition, risk evaluation, preventive measures,<br />

transfer of carcinogen risk from workplace to domestic<br />

environment, due to lack of compliance with basic hygienic rules<br />

such proper use of work clothes.<br />

Key words: carcinogenic agents, worker’s training.<br />

Introduzione<br />

L’esposizione ad agenti sensibilizzanti presenti nell’ambiente <strong>di</strong> lavoro<br />

può causare malattie respiratorie, quali asma e rinite. I circa 300<br />

agenti sensibilizzanti conosciuti sono tra<strong>di</strong>zionalmente <strong>di</strong>visi in sostanze<br />

ad alto <strong>ed</strong> a basso peso molecolare. Tra gli agenti sensibilizzanti a<br />

basso peso molecolare c’è la colofonia. Quest’ultima deriva dalla resina<br />

<strong>del</strong> pino <strong>ed</strong> è costituita per il 90% da resine acide e per il 10% da materiale<br />

inerte. Contiene prodotti d’ossidazione degli aci<strong>di</strong> <strong>di</strong>idroabietilico<br />

<strong>ed</strong> abietico.<br />

La colofonia si ritrova in molti prodotti, quali collanti, gomme, vernici,<br />

lacche, lucidanti, cosmetici, scioline, cera da scarpe, prodotti per curare<br />

le verruche, argilla, resine, pennarelli, cerotti, chewing gum, filo interdentale.<br />

È presente anche in attrezzi usati nella pratica sportiva, materiali<br />

per saldature <strong>ed</strong> in numerosi prodotti industriali, quali inchiostri da<br />

stampa, componenti <strong>di</strong> prodotti per detersione <strong>ed</strong> anti-corrosivi, <strong>ed</strong> in film<br />

<strong>di</strong> rivestimento. La colofonia viene anche usata per ricoprire stampe molto<br />

<strong>del</strong>icate, nella carta patinata dei giornali e perio<strong>di</strong>ci e in alcuni prodotti<br />

(corde <strong>di</strong> strumenti musicali, racchette da tennis, ecc.) per aumentarne<br />

la viscosità. È inoltre largamente usata nell’industria elettronica, sotto<br />

forma <strong>di</strong> flusso per prevenire la corrosione.<br />

I primi casi d’asma e rinite da colofonia sono stati descritti nel 1976<br />

in 3 saldatori che utilizzavano bacchette <strong>di</strong> metallo d’apporto con anima<br />

<strong>di</strong> colofonia e in un lavoratore addetto alla produzione <strong>di</strong> colla a base <strong>di</strong><br />

colofonia (1). Successivamente altri casi d’asma e rinite da colofonia sono<br />

stati descritti in Inghilterra (2), in Italia (3, 4) <strong>ed</strong> a Hong-Kong (5). La<br />

colofonia può causare anche una dermatite allergica da contatto.<br />

In questo stu<strong>di</strong>o ci siamo chiesti se l’esposizione a colofonia durante<br />

la produzione <strong>del</strong> linoleum poteva determinare manifestazioni a carico<br />

<strong>del</strong>l’apparato respiratorio, quali asma, rinite.<br />

Soggetti e meto<strong>di</strong><br />

Sono stati stu<strong>di</strong>ati 63 soggetti addetti alla produzione <strong>del</strong> linoleum,<br />

esposti per motivi professionali alle materie prime, compresa la colofonia<br />

(esposti), e 20 soggetti impiegati negli uffici amministrativi (controlli).<br />

Alcuni dei soggetti stu<strong>di</strong>ati facevano uso <strong>di</strong> guanti in lattice durante l’attività<br />

lavorativa.<br />

Il linoleum è un prodotto naturale utilizzato per le pavimentazioni nei<br />

settori pubblico, alberghiero e sanitario per le sue caratteristiche, quali<br />

durata, facile pulizia, antistaticità, resistenza alle abrasioni <strong>ed</strong> alla brace<br />

<strong>di</strong> sigaretta; inoltre è antisdrucciolo, fonoassorbente e termoisolante. È<br />

prodotto da numerose materie prime: colofonia, permanganato <strong>di</strong> potassio,<br />

calce, biossido <strong>di</strong> titanio, carbonato <strong>di</strong> calcio, farina <strong>di</strong> legno, farina<br />

<strong>di</strong> sughero <strong>ed</strong> olio <strong>di</strong> lino. La prima fase <strong>del</strong> ciclo tecnologico prev<strong>ed</strong>e la<br />

fusione <strong>del</strong>la colofonia che è poi mescolata con la calce, il carbonato <strong>di</strong><br />

calcio, lo zirconio, il permanganato <strong>di</strong> potassio e l’olio <strong>di</strong> lino in appositi<br />

“ossidatori”, dove l’aria insufflata trasforma il materiale liquido in una<br />

pasta solida denominata “cemento”. Al termine <strong>del</strong> processo l’ossidatore<br />

è scaricato manualmente e il cemento è caricato in cassoni nei quali è trasportato<br />

in appositi locali, dove viene steso su un letto <strong>di</strong> farina <strong>di</strong> legno<br />

per essere raffr<strong>ed</strong>dato e successivamente tagliato. I pezzi tagliati vengo-

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