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COMUNICAZIONI - TEMI LIBERI G Ital Med Lav Erg 2003; 25:3 Suppl 138 www.gimle.fsm.it A. Castagnoli, G. Fabri, A. Romeo Valutazione del microclima nel capannone dei turbocompressori in una centrale di compressione del gas Istituto di Medicina del Lavoro dell’Università Cattolica di Roma RIASSUNTO. Gli autori valutano le condizioni microclimatiche all’interno di un capannone contenente i turbocompressori in una centrale di compressione del gas naturale e trovano condizioni di rischio di stress termico per gli addetti alla manutenzione nel periodo estivo. Parole chiave: condizioni microclimatiche, gas naturale. ABSTRACT. www.gimle.fsm.it EVALUATION OF MICROCLIMATIC CONDITIONS IN A NATURAL GAS COMPRESSION PLANT. The Authors evaluate microclimatic conditions in a natural gas compression plant, inside the turboblower station, and find that technical maintenance operators may be subject to heat stress hazard during summer months. Key words: microclimatic conditions, natural gas. Introduzione L’indagine si riferisce ad una centrale di compressione del gas naturale per l’invio in rete (già da noi valutata per gli inquinanti chimici (1)), in cui due turbocompressori, sorgente importante di calore radiante, erano stati collocati all’interno di un capannone, completamente chiuso per evitare la propagazione del rumore all’esterno. Ciò ha comportato per il personale che effettua i controlli sulle turbine di circa 5-10 minuti ogni due ore e soprattutto per gli eventuali addetti alla manutenzione, dei problemi microclimatici per l’eccessiva temperatura, specie nei mesi estivi. La ventilazione all’interno del capannone viene assicurata da estrattori posti sul tetto, che hanno lo scopo di diluire la concentrazione di una eventuale emissione di sostanza infiammabile al di sotto del limite inferiore di esplosività. Normalmente funzionano solo la metà degli estrattori i quali entrano tutti in funzione soltanto quando si verifica un aumento della concentrazione di gas. Materiali e metodi Misure e apparecchi di misura Le misure microclimatiche sono state effettuate con uno psicrometro elettronico mod. 4457 della Ultrakust, con cui si sono misurate la temperatura del bulbo secco (temperatura dell’aria), la temperatura del bulbo umido e l’umidità relativa e con l’apparecchio mod. 445 della Testo, a cui è stata collegata la sonda del livello di comfort 0628-0009, per misurare la velocità dell’aria. Per la presenza di sorgenti di calore, le misure sono state eseguite anche con il globotermometro e con un termometro a bulbo umido naturale della LSI. Criteri di valutazione Per la valutazione del rischio da stress calorico, si fa normalmente riferimento, come previsto dagli Igienisti Industriali Americani, all’indice WBGT espresso in gradi centigradi (°C), mediante la formula: WBGT = 0,7 WB + 0,3 GT dove WB è la temperatura del bulbo umido naturale e GT la temperatura del globotermometro. I valori limite dell’indice WBGT, per le persone acclimatate per quelle non acclimatate sono stati stabiliti dagli Igienisti Industriali Americani, in funzione del ritmo di lavoro e del carico, ed a questi, relativi all’anno 2002, abbiamo fatto riferimento. Essi rappresentano le condizioni al di sotto delle quali si ritiene che la maggior parte dei lavoratori adeguatamente idratati, non sotto cura, in buona salute, indossanti abiti estivi di peso leggero possa rimanere esposta giorno dopo giorno senza effetti negativi per la salute. Esposizioni a valori superiori di quelle riportate nelle tabelle di riferimento sono permesse, solo se i lavoratori vengono sottoposti a visite mediche periodiche o se è stato accertato che essi sopportano il lavoro in ambiente caldo meglio del lavoratore medio. Per le persone non acclimatate vengono perciò fissati per l’indice WBGT dei valori più bassi a parità di ritmo e di carico di lavoro. Il personale, che svolge l’attività di manutenzione all’interno del capannone dei turbocompressori, deve essere considerato come non acclimatato, in quanto le lavorazioni svolte dovrebbero nella maggior parte dei casi essere inferiori a due settimane.
G Ital Med Lav Erg 2003; 25:3 Suppl COMUNICAZIONI - TEMI LIBERI www.gimle.fsm.it 139 Risultati Nella tabella I sono indicate le temperature in °C del bulbo secco, del bulbo umido, del bulbo umido naturale, del globotermometro e dell’indice WBGT, l’umidità relativa in % e la velocità dell’aria in m/sec. Discussione Tabella I. Misure microclimatiche effettuate in diverse zone del capannone turbocompressori ed all’esterno e in sala controlli il 14 giugno tra le ore 10 e le 14 (ogni valore è la media di due o tre misure) Posizione della misura In base ai valori dell’indice termico WBGT si può constatare che non sussistono condizioni di rischio da stress termico per gli operatori di produzione, quando svolgono la normale attività di routine, che prevede un giro di controllo di circa 10 minuti ogni due ore. Per gli addetti alla manutenzione, viceversa, è necessario un’idonea regolazione del ritmo lavorativo, che potrebbe non essere sufficiente, se viene svolto un carico di lavoro pesante. I valori da noi riscontrati sono infatti compresi tra i limiti per lavoro leggero con ritmi di lavoro del 75- 25% per soggetti non acclimatati. Le condizioni microclimatiche all’interno del capannone dovrebbero inoltre peggiorare, con temperature esterne di 33 - 35 °C e con umidità relativa elevata. L’acclimatazione al calore viene infatti acquisita gradualmente e si raggiunge appieno talvolta dopo tre settimane di attività fisica continuativa in condizioni di stress da calore simili a quelle prevedibili per il lavoro futuro. Sarebbe opportuno pertanto far svolgere nel periodo estivo le lavorazioni di manutenzione nella prima mattinata o nella tarda serata. Gli operatori della manutenzione dovrebbero poi trascorrere parte del tempo lavorativo giornaliero nella sala controllo, dove si possono riscontrare dei valori ottimali di temperatura e umidità. Rischiano altrimenti una forte sollecitazione sul sistema cardiocircolatorio e condizioni prossime allo stress termico. Interventi migliorativi Dalle misure effettuate si è evidenziato un notevole miglioramento delle condizioni climatiche, quando sono tenute aperte tutte le porte del capannone dei due turbocompressori. Per motivi di sicurezza (fughe di gas) le porte dovrebbero però essere sempre tenute chiuse. Il migliora- Temperature (C°) WBGT UR Velocità BS BU GT BUN (C°) (%) aria (m/s) Esterno Zona manometri del compressore centrifugo 26,8 20,4 55 1,73 – porte chiuse 39,6 24,5 39,6 27,5 31,1 27 0,07 – porte aperte Zona scarico del turbocompressore 36,1 23,9 37,0 25,0 28,6 36 0,16 – porte chiuse 37,4 24,0 41,0 25,3 30,0 32 0,10 – porte aperte Zona manometri tra i turbocompressori 30,5 22,2 34,0 22,5 26,0 48 1,77 – porte chiuse 36,6 23,9 38,3 25,0 29,0 34 0,08 – porte aperte Zona aspirazione dei turbocompressori 35,2 23,6 37,0 24,0 27,9 37 0,25 – porte chiuse 38,9 24,4 39,3 25,3 29,5 29 0,65 – porte aperte 36,8 24,0 38,0 24,5 28,6 34 0,27 Sala controllo (esterna al capannone) 26,1 19,8 56 0,10 mento si è verificato soprattutto nelle zone, dove si sviluppano correnti d’aria elevate. L’abbassamento dell’indice WBGT maggiore si è riscontrato infatti vicino al condotto di scarico dei turbocompressori, dove si è misurata, con la porta aperta, una notevole corrente d’aria (1,77 m/sec.) Tra i due turbocompressori (nella zona manometri e nella zona aspirazione), la diminuzione dell’indice WBGT è risultata minore, in quanto c’è un maggiore ristagno dell’aria. Manca infatti un’apertura sul lato opposto al portone, che non facilita il rinnovo dell’aria ambiente con aria esterna a temperatura inferiore. Al momento del sopralluogo inoltre funzionavano solo la metà degli aspiratori posti sul tetto. Per migliorare le condizioni microclimatiche nella stagione estiva è quindi assolutamente necessario far funzionare tutti gli estrattori e installare delle aperture anche sul lato dove attualmente non esistono o sono insufficienti. Le manutenzioni programmate non si devono mai effettuare nel periodo estivo, in quanto con temperature esterne troppo elevate (superiori ai 33-35 °C) non si riesce a ridurre di molto la temperatura all’interno del capannone. Il tempo di esposizione all’interno del capannone degli operatori di produzione si può invece ridurre trasferendo la strumentazione per la lettura dei dati relativi al funzionamento dei turbocompressori all’interno della sala controllo. Da un punto di vista medico è importante che le persone esposte al carico termico nel capannone dei turbocompressori siano idoneamente vestiti, in buone condizioni fisiche e di salute, non obese e adeguatamente idratate con concentrazioni degli elettroliti nella norma. Bisogna porre particolare attenzione alle persone che assumono medicinali, che possono alterare il normale funzionamento cardiovascolare, la pressione sanguigna, la regolazione della temperatura corporea, le funzioni renali e delle ghiandole sudoripare. Dobbiamo mettere in evidenza che i due turbocompressori sono stati erroneamente installati in un unico capannone, mentre avrebbero dovuto essere collocati in due locali separati. Bibliografia 1) Castagnoli A, Castellani G, Fabri G. Valutazione dell’esposizione ad inquinanti chimici nelle centrali di compressione gas di una compagnia petrolifera. G Ital Med Lav Erg (in corso di stampa).
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