03 comunic / libere /1 - Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed ...
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G Ital M<strong>ed</strong> Lav Erg 20<strong>03</strong>; 25:3 Suppl COMUNICAZIONI - TEMI LIBERI<br />
www.gimle.fsm.it 165<br />
P. Marcuccio 1 , P. Maggi 2 , C. Di Pierri 1, E. Paolino1, S. Pranzo 1 , N. L’Abbate 1<br />
Valutazione <strong>del</strong> rischio biologico a trasmissione ematica negli<br />
operatori <strong>di</strong> una Azienda Osp<strong>ed</strong>aliera-Universitaria <strong>di</strong> Bari<br />
1 Sezione <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina <strong>del</strong> <strong>Lavoro</strong> - DIMIMP - Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Bari<br />
2 Clinica Malattie Infettive - MIDIM - Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Bari<br />
RIASSUNTO. Sono stati analizzati i più importanti dati statistici<br />
relativi all’esposizione professionale a materiale biologico negli<br />
operatori sanitari <strong>del</strong>l’Azienda Osp<strong>ed</strong>aliera <strong>del</strong> Policlinico <strong>di</strong><br />
Bari, dal settembre 2001 al <strong>di</strong>cembre 2002. Gli incidenti<br />
segnalati, attraverso un apposito questionario appositamente<br />
pre<strong>di</strong>sposto, sono stati complessivamente 114. La categoria più<br />
frequentemente esposta è risultata essere quella degli<br />
infermieri (46.5%) seguita da quella me<strong>di</strong>ca (27.2%).Il più alto<br />
numero <strong>di</strong> incidenti si è verificato nell’area chirurgica (53%) e<br />
in misura maggiore dopo le prime tre ore dall’inizio <strong>del</strong> turno<br />
<strong>di</strong> lavoro (60%).Gli strumenti che hanno causato più<br />
frequentemente lesioni percutanee sono stati gli aghi cavi<br />
(53.2%). Il paziente fonte era noto nell’87.8% dei casi e tutti<br />
sono stati sottoposti a screeening sierologico per HBV, HCV e<br />
HIV; 13 pazienti erano positivi per HCV, 1 per HIV e 2<br />
presentavano positività per HbsAg. Nessuno degli operatori<br />
sanitari coinvolti ha avuto sieroconversione.<br />
Parole chiave: rischio biologico, operatori sanitari.<br />
ABSTRACT. www.gimle.fsm.it<br />
BIOLOGICAL RISK ASSESSMENT AMONG HEALTH WORKERS OF BARI<br />
POLYCLINIC. We have examin<strong>ed</strong> all occupational exposures to<br />
biological materials, occurr<strong>ed</strong> from September 2001 to December<br />
2002, among health workers of Bari polyclinic. The report<strong>ed</strong><br />
exposures, through an appropriate questionnaire expressly<br />
pre<strong>di</strong>spos<strong>ed</strong>, have been a total of 114. The nurses were the most<br />
expos<strong>ed</strong> category (46.5%) follow<strong>ed</strong> by physicians (27.2%).The<br />
highest load of accidents happen<strong>ed</strong> in surgical area (53%) and at<br />
a greater extent after the first three hours of the work shift<br />
(60%). The instruments that have caus<strong>ed</strong> endermic lesions have<br />
been more frequently the hollow bone ne<strong>ed</strong>les (53.2%). The<br />
serology for HBV, HCV, and HIV of source- patients was known<br />
in the 87.8% of cases: 13 patients were positive for HCV, 1 for<br />
HIV and 2 were HbsAg positive.All injur<strong>ed</strong> workers were<br />
submitt<strong>ed</strong> to serological screening for HBV, HCV, HIV; for<br />
nobody of them seroconversions were observ<strong>ed</strong>.<br />
Key words: biological hazard, health workers.<br />
Introduzione<br />
Gli operatori sanitari (O.S.) presentano il rischio <strong>di</strong> contrarre infezioni<br />
a trasmissione ematica, in particolare quella da virus <strong>del</strong>l’epatite B<br />
(HBV), da virus <strong>del</strong>l’epatite C (HCV) e da virus <strong>del</strong>l’immunodeficienza<br />
umana (HIV) (2, 9). Il rischio <strong>di</strong> infezione da HIV e da virus epatitici B<br />
e C conseguente ad esposizione percutanea è stato stimato rispettivamente<br />
pari a 0,3%, 6 - 30% e 1 - 10% circa (1, 6, 8, 10, 11).<br />
Materiali e meto<strong>di</strong><br />
L’obiettivo <strong>del</strong> presente lavoro è stato quello <strong>di</strong> quantificare l’entità<br />
<strong>di</strong> tale fenomeno infortunistico nella realtà sanitaria <strong>del</strong>l’Azienda Osp<strong>ed</strong>aliera<br />
Policlinico <strong>di</strong> Bari. L’Azienda è dotata <strong>di</strong> 1519 posti letto con una<br />
me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> 84632 ricoveri annui <strong>ed</strong> in essa lavorano 4259 operatori sanitari.<br />
I dati <strong>del</strong> presente lavoro sono stati ottenuti me<strong>di</strong>ante un’indagine<br />
prospettica, condotta dal settembre 2001 al <strong>di</strong>cembre 2002, che ha interessato<br />
tutti i reparti <strong>del</strong>l’Azienda. Tutti gli operatori <strong>del</strong>la sanità che<br />
hanno effettuato denuncia <strong>di</strong> infortunio occupazionale a rischio biologico<br />
da patogeni ematici, sono stati sottoposti ad un questionario con domande<br />
relative ai dati lavorativi personali, alle modalità <strong>del</strong>l’incidente e<br />
alle caratteristiche <strong>del</strong>la lesione. È stata, inoltre, indagata la con<strong>di</strong>zione<br />
sierologica <strong>del</strong> paziente fonte e <strong>del</strong>l’operatore esposto nei confronti dei<br />
tre virus. Il monitoraggio prev<strong>ed</strong>eva un controllo sierologico a 0, 1, 3 e<br />
6 mesi <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza dall’incidente (3). I dati sono stati analizzati tramite<br />
software Excel.<br />
Risultati<br />
Nel corso <strong>del</strong>lo stu<strong>di</strong>o sono stati segnalati 114 incidenti, <strong>di</strong> cui 92 con<br />
modalità <strong>di</strong> contaminazione <strong>di</strong> tipo percutanea e 22 <strong>di</strong> tipo mucocutanea.<br />
Dai dati è emerso che un maggior numero <strong>di</strong> incidenti si verificava a carico<br />
<strong>di</strong> operatori <strong>del</strong>la sanità <strong>di</strong> sesso femminile (58%) e che l’età me<strong>di</strong>a<br />
degli O.S. infortunati era <strong>di</strong> 38,34 anni (DS 9,76). Il maggior numero <strong>di</strong><br />
incidenti (49) è stato notificato da personale in servizio da più <strong>di</strong> 10 anni;<br />
45, invece, hanno riguardato il gruppo con anzianità lavorativa da 1-<br />
10 anni e 20 quello in servizio da meno <strong>di</strong> un anno (Figura 1). La <strong>di</strong>stribuzione<br />
per categorie professionali ha evidenziato che il 46.5% (53) <strong>di</strong><br />
incidenti avveniva tra il personale infermieristico e il 27.2% (31) tra il<br />
personale me<strong>di</strong>co; i restanti interessavano il personale ausiliario e tecnico<br />
(Figura 2).<br />
Il maggior numero <strong>di</strong> incidenti si è verificato dopo le prime tre ore<br />
dall’inizio <strong>del</strong> turno <strong>di</strong> servizio (60%), mentre il 40% entro le prime tre<br />
ore. Fra le aree <strong>di</strong> lavoro, la Chirurgia Generale presentava il più alto numero<br />
<strong>di</strong> incidenti (12.3%), seguita dai reparti <strong>di</strong> Ortope<strong>di</strong>a (8.8%), Car<strong>di</strong>ochirurgia,<br />
Car<strong>di</strong>ologia e Me<strong>di</strong>cina Interna con il 6.1% (Figura 3).<br />
Gli aghi cavi sono risultati gli strumenti che nel nostro stu<strong>di</strong>o più frequentemente<br />
(53.2%) hanno causato lesioni percutanee. Nell’87.8%<br />
(100) <strong>del</strong>le esposizioni la fonte era nota: 13 risultavano positivi per HCV,<br />
1 per HIV e 2 per HbsAg. A tutt’oggi non sono pervenuti casi <strong>di</strong> sieroconversione<br />
tra gli operatori sanitari esposti.